Pronta la replica di de Magistris: «A noi interessa il risultato – spiega – Per le Universiadi parlo sempre di gioco di squadra per tutti i risultati raggiunti come il villaggio olimpico alla Mostra, che non sarà un campo Rom. Ciò vale anche per il San Paolo. Con le Universiadi avremo uno stadio ristrutturato e finanziato, perché altri non avrebbero messo i soldi e allora sì che si rischiava la Champions. Va benissimo che De Luca e De Laurentiis si incontrano, se qualcuno si vuole prendere i meriti va bene, l’importante è che le cose si facciano nell’interesse di Napoli e dei cittadini».
Già in gara d’appalto gli interventi per pista di atletica e impianto di illuminazione, i 20 milioni serviranno per interventi strutturali togliendo i seggiolini per rifare le guaine e le balaustre, rinforzare l’anello inferiore, sostituire i bagni. Perfidamente la Regione aveva dato mandato all’Aru, l’agenzia regionale, di verificare se ci sono i progetti esecutivi. In realtà, il Comune ha già trasferito al commissario per le Universiadi Luisa Latella i progetti definitivi concordati con il Coni. A dispetto dell’accordo tra De Luca e De Laurentiis, anche riducendo i tempi con i poteri commissariali e intervenendo per stralci, alcuni settori dello stadio saranno chiusi durante il campionato di calcio. Si conta di finire i lavori per tribune e «distinti» per il luglio 2019, completando successivamente l’intervento per curve e anello inferiore.
Fonte: Il Mattino