Gazzetta – Sedici giornate di squalifica per un ex Barcellona. Sanzione esemplare, ma in Italia siamo agli opposti

Cose da turchi si potrebbe dire. Sedici giornate di squalifica sembra un assurdo. Eppure è successo ad Arda Turan, centrocampista turco dell’Istanbul Basaksehir, squadra in lotta con Fenerbahce e Galatasaray per la vittoria del campionato. Il giocatore, ex Barcellona ed Atletico, dopo un banale contrasto di gioco con John Boye, difensore del Sivasspor, successo proprio davanti al guardalinee Erdinc Sezertam, non avendo quest’ultimo alzato la bandierina per il fallo, gli si è scagliato contro. Yasar Kemal Ugurlu, arbitro del match, ha immediatamente estratto il cartellino rosso, squalificandolo e mandandolo fuori dal campo.

A Turan sono state inflitte ben sedici giornate di squalifica. Dieci di queste per la spinta, tre per gli insulti all’arbitro e altre tre per le minacce successive. Oltre alla squalifica, che gli farà saltare la prima parte della prossima stagione, il giocatore dovrà pagare anche una multa da 10 mila euro.

“E pensare che questa parte finale di campionato di Serie A, invece, è stato sotto i riflettori per il problema opposto. Gli arbitri non hanno sanzionato falli evidenti, tenendo in tasca cartellini rossi sacrosanti”.

La Gazzetta dello Sport

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