Gli Esposito volevano creare un orologio marca “Napoli”. Miravano a ristoranti a Marechairo

Gli Esposito che, se da un lato sono risultati strettamente collegati ad appartenenti della camorra, dall’altro sono altrettanto vicini a professionisti, noti imprenditori, personaggi famosi dello sport e dello spettacolo che non solo li hanno accolti nel loro giro esclusivo ma si sono dimostrati addirittura interessati a investire con essi in nuove realtà commerciali. Tra le persone con cui avevano più confidenza c’è Lele Mora, il manager dei vip finito al centro di vicende giudiziarie: insieme attuarono la scalata su Milano con l’apertura di due nuovi negozi di giocattoli con cui aggredire il mercato del capoluogo lombardo, Mora (estraneo a questa indagine) avrebbe fatto da trait d’union tra gli Esposito e le accattivanti possibilità dei nuovi investimenti. Mentre nel settore della ristorazione gli Esposito puntavano ad avere come soci Paolo Cannavaro e suo fratello Fabio (anch’egli estraneo alle indagini). Ci sono agli atti conversazioni intercettate che lo confermano: i calciatori volevano diversificare i loro interessi e gli Esposito allargare i loro affari, puntando ai ristoranti di Marechiaro e del centro più in della città.

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