Ma esiste un livello di incomunicabilità ch’è figlio di una freddezza complessiva, di un linguaggio di De Laurentiis strutturalmente complesso, incapace di scuotere le corde di una parte della gente, di una dialettica raramente suadente, si direbbe persino urticante all’interno di un rapporto di suo già frastagliato probabilmente a pelle o per motivi che possono sfuggire. Però quest’atmosfera avvelenata resta razionalmente misteriosa, è una frattura – quella di domenica al San Paolo – che va al di là dello schieramento per Sarri, è lo specchio di divergenze che appaiono profonde, di un’allergia verso una politica societaria ritenuta ignara dell’«identità», probabilmente d’una barriera che s’è trasformata in isolamento: di qua ci sono (innanzitutto) le curve e di là rimane De Laurentiis, con il suo eloquio bruciante, poco incline alla retorica o alle lusinghe, «politicamente» ruvido.
Fonte: CdS