Sarri ha replicato con toni intelligentemente pacati a De Laurentiis, non chiudendo all’ipotesi di restare alla guida degli azzurri. Anzi. Però ha chiarito che se non restano sei-sette giocatori il ciclo è da considerare finito. È così? Un consistente ricambio è inevitabile. Si parte dalla porta perché Reina lascia e in partenza sono anche i suoi vice Rafael e Sepe. Bisogna fare i conti con gli over 30 Albiol, Callejon e Mertens, arrivati con Benitez nel 2013: il loro ciclo è durato 5 anni ed è doveroso cercare le alternative per irrobustire la rosa.
C’è poi il discorso che riguarda pezzi pregiati come Koulibaly, Jorginho, Hysaj e Insigne, o lo stesso Zielinski, il dodicesimo azzurro, che è candidato a raccogliere l’eredità di Hamsik. Il rischio della clausola rescissoria c’è per pochi di essi, dunque toccherà a De Laurentiis pesare le eventuali offerte. Dalla Premier potrebbero arrivare proposte forti e qui, come ha detto Sarri, conterà la valutazione del club collegata agli obiettivi che intende raggiungere. Chi ha lottato con tali passione e bravura per lo scudetto finché le gambe hanno retto non può pensare di ripartire tra un anno per un traguardo inferiore. Le offerte vanno analizzate anche in relazione agli investimenti che un ricco introito poi può consentire: De Laurentiis, ad esempio, ritiene che di più e meglio potevano essere sfruttati i giocatori acquistati con i 90 milioni incassati per Higuain.
Fonte: Il Mattino