Di Marzio senior ci crede: «Per me, Sarri resta»

Le considerazioni dell'ex allenatore

Gianni Di Marzio ha concesso una lunga intervista ai taccuini de Il Roma, dicendo la sua sul Napoli del presente ma anche su quello del domani:

«Per descrivere questa stagione chiamerei Antonello Venditti, mio carissimo amico, e gli chiederei di scrivere “Grazie Napoli…”».

Perchè?

«Perché questa squadra va ringraziata, e non è solo retorica. Sarri ha fatto crescere i calciatori, ha regalato divertimento e bel calcio, plusvalenze, ha aumentato il valore di ogni singolo giocatore, è stato credibile agli occhi di tutti. Questo poteva davvero essere l’anno giusto per lo Scudetto».

Ma?

«Parto da un presupposto: i tifosi fanno bene ad essere arrabbiati con Orsato, che ha commesso un errore clamoroso in Inter-Juve, e mi riferisco alla mancata espulsione di Pjanic. Ma oltre gli arbitri, che hanno vissuto una stagione negativa, anche il Napoli ha le sue colpe. Parto dall’ultima giornata: a Firenze non mi aspettavo la sconfitta. La squadra non è stata rinforzata a gennaio. Servivano giocatori di qualità ed esperienza internazionale, invece il Napoli, in questi anni, ha acquistato soprattutto giovani, tra l’altro molto cari. Infine, lescelte di Sarri: non c’erano alternative valide o forse Sarri, che è l’artefice di questo campionato straordinario, è stato troppo integralista».

Quale futuro per l’allenatore?

«Secondo me resta. In Europa nessun club sarà disposto a pagare la clausola da otto milioni di euro. Ma la sua eventuale riconferma non basta: i tifosi meritano lo scudetto e dunque la società dovrà acquistare giocatori realmente forti per ridurre la distanza con la Juventus. Gli ultimi, e mi riferisco ai vari Callejon, Albiol e Higuain, sono arrivati nel 2013 con Benitez».

In caso di addio?

«In quel caso, mi affiderei ad un allenatore d’esperienza. La cosa importante sarà sceglierlo in base ai calciatori a propria disposizione e quindi anche al modulo attuale, che da tre anni è il 4-3-3». 

 

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