I jeans alla moda e il fisico asciutto mascherano i 64 anni di Aurelio Andreazzoli, agile e disinvolto come l’Empoli appena condotto in Serie A.
Lei viene accostato a Sarri: le pesa? «No, anzi: mi fa onore. Mi piace da morire come gioca il Napoli, il suo calcio è una linea guida in Europa per i tecnici».
A differenza sua però lei ha vinto. «Vincere aiuta. In campo ci divertiamo. Vedete, io dopo l’università sono andato a lavorare come metalmeccanico, e lavoravo per obbligo, non perché mi piaceva. Chi rende lavorando malvolentieri? Conta avere giocatori felici, così trovano la soluzione da soli. L’allenatore è lì per dare le risposte».
Fonte: Gasport