Si legge oggi tra le pagine della Gazzetta dello Sport
Non è escluso che i quattro punti di distacco dalla capolista e la possibilità concreta che la Juventus vinca il suo settimo scudetto consecutivo inducano De Laurentiis a convocare il proprio allenatore per definirne la posizione. Sarri ha un contratto fino al 2021, ma nell’accordo è prevista una clausola rescissoria di 8 milioni di euro, a fronte di una penale di 500 mila euro nel caso in cui fosse la società a interrompere anzitempo l’intesa. Intorno a questa clausola, che resta applicabile fino al 31 maggio, vertono i tentennamenti dell’allenatore che, fin qui, ha sempre rimandato ogni appuntamento con la dirigenza. Per restare, Sarri ha chiesto garanzie precise sulla questione economica, vuole un aumento dello stipendio dagli attuali 2 a 4 milioni di euro a stagione, mentre De Laurentiis non vuole andare oltre i 3,5 milioni. Inoltre, il tecnico pretenderà che sia fatta una campagna di rafforzamento importante per rendere il Napoli più competitivo sia in Italia sia in Europa. In pratica, Sarri non condivide la politica del club che vuole investire sui giovani, così come ha fatto con Diawara, Rog, Zielinski, Machach, Ounas, ragazzi di cui si conosce poco, perché poco utilizzati, a parte Zielinski. L’impressione è che difficilmente le parti si accorderanno e, a quel punto, resterà da capire dove Sarri potrà andare. Si parla di Premier League ma, al momento, non c’è nulla di concreto se non l’indiscrezione Chelsea. Intanto, De Laurentiis non vuole più aspettare, è in attesa d’incontrare l’allenatore per concordare il dentro o fuori. Anche perché dovrà scegliere, eventualmente, il sostituto: a lui piace molto Giampaolo oltre a Simone Inzaghi.