L’approfondimento di Alessandro Tullio
“Crolla il Napoli. E’ un crollo psico-fisico. Annunciato, forse fin troppo. Riflette un trend che da febbraio non trova punti di picco, Torino a parte dove la superiorità degli azzurri fu netta. Crolla in quel di Firenze per un errore di Koulibaly e la squadra non si ritrova più. In 10 perde geometrie e coraggio perché l’uscita di Jorginho penalizza gli azzurri oltre i propri demeriti. Un tre a zero che punisce un Napoli disarmato e confuso. Fisiologico è perdere una partita dopo un campionato estenuante ed eccezionale soprattutto in trasferta, fisiologico quando non si ha la panchina lunga frutto di investimenti discutibili ad agosto. Un miracolo sportivo è quello che resta perché una stagione memorabile rimane negli occhi di ogni tifoso azzurro e di ogni sportivo che ha ammirato una squadra eccezionale sotto ogni punto di vista. Crolla il Napoli forse scarico dagli eventi incredibili di sabato sera nella quale Orsato ha sbagliato tutto a favore dei bianconeri penalizzando l’Inter oltre qualsiasi previsione. Il Napoli ci rimette così il campionato perché Firenze diventa difficile, ci si perde dopo 10 minuti per un episodio sfortunato. Il Napoli cade ma non esce sconfitto da un campionato che l’ha vista primeggiare e solo forze maggiori lo hanno buttato via. Rimangono tre partite. La matematica tiene accesa la fiammella, labile, piccola. In attesa dell’impossibile, si ferma la speranza ma non il campionato. Tre giornate ancora”.