Per lui le sfide contro la Juve avevano sempre un significato speciale Massimo Moratti ormai da quattro anni e mezzo non è più il proprietario dell’Inter, ma la settimana che scandisce l’avvicinamento del match contro la Juve per lui non è mai come le altre. Perché quei 90’ contro i rivali di sempre tradizionalmente sono quelli che gli portano alla mente le vittorie più belle e le sconfitte più dolorose. Per non parlare di calciopoli, un capitolo che l’ex patron non riapre mai con piacere. Sabato anche lui tiferà per la “sua” Inter perché è convinto che un successo contro i campioni d’Italia può dare alla formazione di Spalletti una bella spinta nella corsa alla Champions League.
Moratti, qual è l’Inter-Juventus che ricorda con più piacere?
«E’ una sfida speciale e dal grande fascino. Negli anni ce ne sono state di bellissime. Difficile citarne una sola anche perché qualche volta abbiamo vinto... (sorride, ndr)».
Le diamo una mano noi: Inter-Juve 2-0 nella stagione del triplete?
«Beh, quella è difficile da dimenticare. Fu una grande affermazione (reti di Maicon ed Eto’o, ndr) e ci permise di tornare primi in classifica. Se devo sceglierne una però dico un successo per 6-0 di quando ero bambino (1953-54, ndr). Battere in quel modo la Juventus per me che ero un giovane tifoso fu davvero speciale».
Nel corso della sua presidenza di sfide con la Juventus memorabili ce sono state tante, anche nel male...
«Di certe cose del passato meglio non parlare anche perché ora non conta. L’unica cosa che conta è vincere sabato».
L’Inter può riuscire a battere i bianconeri, che appaiono in calo?
«Mi sembra che l’Inter stia bene e, anche se non sempre sono arrivati i risultati: nell’ultimo periodo lo ha dimostrato. Le vittorie con il Cagliari e il Chievo sono state importanti per la classifica, ma la lotta per arrivare in Champions si deciderà solo all’ultima giornata».
Quando l’Inter andrà all’Olimpico dove voi nel 2002 avete perso lo scudetto…
«Guardare troppo in là non serve. In situazioni come queste bisogna concentrarsi su un incontro alla volta. I calciatori si stanno giocando qualcosa di importante e non devono pensare ad altro che alla gara con la Juventus. Mi sembra già abbastanza…».
Crede che la formazione di Allegri sia in calo dopo la sconfitta nello scontro diretto con il Napoli o teme che i nerazzurri si troveranno di fronte una… bestia ferita?
«La Juventus rimane una grande squadra anche se ha solo un punto di vantaggio sul Napoli. Va affrontata bene e senza distrarsi».
Chi vincerà lo scudetto secondo lei?
«Non lo so davvero, ma certo l’affermazione del Napoli a Torino ha riaperto i giochi. Adesso il finale di stagione sarà ancora più divertente».
Come vive l’attesa di Inter-Juventus?
«Da tifoso, ma la speranza è che finisca bene. Per l’Inter…».
In caso di vittoria di Icardi e compagni la rincorsa alla Champions League sarebbe in discesa?
«In discesa no, ma se l’Inter vincerà contro la Juve arrivare tra le prime quattro sarà sicuramente più facile».
Per chi pesano di più i punti in palio?
«A quattro giornate dalla fine, con la Juventus prima, a +1 sul Napoli, e l’Inter quinta, a -1 rispetto a Roma e Lazio, i tre punti hanno un grande significato per entrambe le squadre. Si giocano tutte e due moltissimo».
Se dovesse scegliere un giocatore decisivo per l’Inter su chi punterebbe?
«Io mi fido di Spalletti che è bravo e mi auguro lo dimostri ancora una volta. E poi sono convinto che i giocatori sappiano sia quanto è prezioso per la società l’obiettivo che stanno cercando di raggiungere sia quanto è sentita la sfida contro la Juventus dai tifosi dell’Inter…».
Un successo dell’Inter toglierebbe forse lo scudetto alla Juve. Per il popolo nerazzurro sarebbe una gioia in più?
«La vittoria conta per l’Inter e per la sua classifica. E’ questa l’unica cosa importante».
Fonte: CdS