DANIELE MARTINETTI, ex attaccante dell’Arezzo, è intervenuto a Fuori Gara, trasmissione in onda su Radio Punto Zero: “Nel 2006 ho avuto la fortuna di segnare due gol alla Juve, è stata una bellissima sensazione, uno dei più bei ricordi della mia carriera. Non capita tutti i giorni di segnare due gol a Buffon, che sei mesi prima aveva vinto un Mondiale. Già allora Sarri era un grandissimo allenatore, aveva idee chiare, era molto preparato in fase difensiva e sulle palle inattive. Il gol di Koulibaly alla Juve non è casuale, il tecnico prepara 10-12 schemi a partita. Sarri è una persona vera e sanguigna ed è questo il suo punto di forza. Un allenatore al proprio gruppo deve trasmettere soprattutto onestà e lui è partito dal basso, nessuno gli ha mai regalato nulla, ha sempre sudato per ottenere risultati. Due anni fa sono stato a Castel Volturno per incontrarlo, abbiamo parlato un’oretta, è lo stesso di dieci anni fa ma con qualche “fissa” in meno, soprattutto in zona offensiva. Ad Arezzo utilizzava il 4-4-1-1 ma negli ultimi anni è stato bravo a cambiare modulo, facendo le fortune di Empoli e Napoli. Contratto? Chi parte dal basso dà valore relativo ai soldi. Sono certo che lui stia pensando ad altro, né ai festeggiamenti né al possibile scudetto. Ora starà visionando decine di filmati sulla Fiorentina, come faceva ad Arezzo: conoscevamo vita, morte e miracoli dei nostri avversari. Dovesse vincere lo scudetto, però, sono sicuro ci stupirà…”.