Ieri pochi tifosi a Castel Volturno, del resto…a Capodichino

I giocatori ieri pomeriggio si sono ritrovati a Castel Volturno intorno alle 15. All’esterno del quartiere generale sul litorale domitio c’era una decina di tifosi, nulla di più. L’apoteosi di Capodichino è alle spalle, la parola d’ordine è «lasciamoli tranquilli» in attesa di Firenze e della Fiorentina. Sarri arriva al campo accompagnato dalla moglie, accarezza il cane che è a bordo della vettura ed entra zaino in spalla. Non sono queste le ore per la tattica o la tecnica: ora c’è da lavorare sulla psicologia. E per Sarri, uomo di lettere con un bagaglio di libri letti (filosofia su tutti) di gran lunga superiore alla media dei suoi colleghi, lavorare sulla psiche è una cosa che di solito riesce bene. È sempre stato un tipo dal livello culturale superiore e con una particolare sensibilità. Al di là delle parolacce e dei gesti spesso non proprio elegantissimi.
«Non dobbiamo perdere di vista l’obiettivo, dobbiamo restare concentrati perché è ancora durissima».

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