Tra la fantasia e la realtà: “Okay, Capodichino, abbiamo avuto un problema qui”. Il comandante del charter decollato da Torino-Caselle con a bordo la squadra, ebbra di gioia dopo la vittoria con la Juve, potrebbe aver anche pronunciato una frase del genere, in stile Apollo 13-Houston, sorvolando i cieli della città in fase di atterraggio: perché lui, sabato al decollo verso la grande sfida scudetto, aveva lasciato il mare al suo posto, quello che fa l’amore con il Vesuvio, e dopo un giorno l’ha invece ritrovato a ridosso della pista. Un mare umano: 15.000 persone che agitano bandiere e sciarpe. Una macchia immensa che prima ondeggia e poi scoppia in tempesta d’amore al passaggio degli eroi dello Stadium. Incredibile? No, soltanto Napoli: che ieri, con la benedizione del suo cantore, ha smesso per un po’ di essere “mille culure” – come cantava Pino Daniele – e ha dipinto la sua notte all’improvviso soltanto di azzurro. E ora tutti a Firenze. Polverizzati in poche ore i biglietti per il settore ospiti, via 2350 posti.. Fonte: CdS