Jorginho verso Matuidì, il regista e l’esperto

Jorginho verso Matuidì, il regista e l’esperto

I campionati, si dice, si vincono in difesa. E il Napoli è dunque in piena corsa: se in casa ogni tanto sbanda, il cammino esterno fa ben sperare: lontano dal San Paolo la squadra di Sarri ha subito soltanto 8 gol in 16 trasferte, rispecchiando anche un’imbattibilità esterna che dura dal 29 ottobre del 2016, proprio sul campo della Juve. Il 19 novembre 2017, ormai cinque mesi fa, la Juventus perdeva 3-2 a Genova contro la Sampdoria, subendo 3 reti in 25 minuti. Fino ad allora, i bianconeri avevano giocato con il modulo 4-2-3-1, fatta eccezione per le partite interne contro Chievo e Lazio, affrontate con il 4-3-3. Allegri varia da quel momento: prima il 3-4-3, poi a Napoli riecco il 4-2-3-1 con Matuidi schierato come esterno sinistro di centrocampo. Da allora nulla è stato più variabile della difesa bianconera che ha adottato il 4-3-3 puro, altre volte al 3-5-2, con Barzagli sulla stessa linea di Benatia e Chiellini. Da quella gara con la Sampdoria, la Juve aveva mantenuto la porta inviolata in 15 gare su sedici. Ma gli 8 gol subiti nelle ultime 6 partite tra campionato e Champions sono un segnale. Un dopo sosta traballante, che dal Milan in poi ha visto ogni avversario andare in rete, fatta eccezione per la sola Samp. Il Napoli ha invece subito 23 gol in 33 partite di campionato. La media-gol sale sensibilmente quando manca il centrale Albiol: in campionato, gli azzurri hanno incassato sette gol in sei partite, con una media notevolmente più alta di 1,16 ogni 90′, esattamente mezzo gol in più a gara. Contro la Juventus non ci saranno sorprese nello schieramento: con Hysaj, Rui, Albiol e il ritorno di Koulibaly che ha scontato la squalifica. Allegri si affiderà all’esperienza della BBC ovvero Buffon, Barzagli e Chiellini.

Tratto da Il Mattino

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