L’Intervista-Sarri a Il Mattino: “Contento? Ho visto cose che non mi son piaciute. Per il resto centrato l’obiettivo”

Mister Sarri ai microfoni in esclusiva per Il Mattino

Sarri, siete riusciti ad accorciare la distanza dalla capolista. Contento?
«Mai pensato a questo aspetto. Nella mia testa c’era solo il pensiero di dover battere l’Udinese. E non è vero che posso essere felice solo per i tre punti perché per il resto ho visto delle cose che mi sono piaciute».
Ovvero?
«Abbiamo avuto 10′ di vuoto, subito e concesso troppo all’Udinese ma alla fine posso essere soddisfatto per la reazione e per il livello finale della nostra gara che è stato senza dubbio straordinario. Ho visto una squadra brillante, probabilmente nei primi 20′ c’è stato uno dei Napoli migliori di questa stagione».
Ora c’è la resa dei conti con la Juve.
«Andremo lì cercando di fare la cosa che sappiamo fare meglio, ovvero imporre il nostro gioco. Sarà complicato riuscirvi a Torino, perché sono forti e hanno un organico tra i più forti d’Europa. Ed è difficile lì come lo sarebbe a Manchester con il City o a Parigi contro il Psg, perché il livello della Juve è quello. Insomma, sarà difficile ma la nostra filosofia resterà sempre la stessa: non possiamo cambiarla in pochi giorni. Io sono malato di calcio, non di risultati».
La Juve adesso può avere paura?
«Loro non hanno paura. Per filosofia non l’avremmo nemmeno noi. Spero che i ragazzi abbiano la faccia per giocarsela a viso aperto».
A suo avviso la rimonta è possibile?
«Certo, se potessi scegliere starei sempre in avanti. Partite impossibili non esistono. Però preferirei che la squadra almeno per un giorno non pensasse alla partita».
Tutto è ancora aperto, quindi?
«L’obiettivo societario è stato raggiunto, ed era la zona Champions. Adesso possiamo pensare a divertirci perché quello che dovevamo fare lo abbiamo già fatto».
Però, c’è qualche segnale di allarme in difesa?
«Certo, questi momenti di passività difensiva sono rari, difficile trovarli nel corso della nostra stagione. Ma a questo punto dico che meglio che sia capitato ieri sera piuttosto che domenica nello stadio della Juventus».
Per nulla preoccupato?
«No, sono certo che è stata una faccenda occasionale. Anche perché la prossima gara tutto passa per la fase difensiva e la mia squadra questo lo sa bene».
Si gioca tutto lì?
«Sarebbe riduttivo limitare tutto alla sfida con la Juventus, perché poi ci sono altre 4 partite da giocare. Non si può limitare tutto a una vittoria obbligata sul campo dei bianconeri, sarebbe riduttivo pensarlo».
Cosa cambia con Milik e Mertens in campo assieme?
«Come sviluppo della manovra, i principi sono gli stessi, non cambiamo molto. Poi è chiaro che quando andiamo sugli esterni cerchiamo più la palla alta con Milik e una palla più veloce con Mertens, perché i due hanno caratteristiche fisiche differenti ma tecnicamente sono entrambi molto bravi».
Ha già in mente chi dei due giocherà domenica?
«Dipende da come staranno poche ore prima della partita. Valutare adesso è impossibile, anche perché bisogna capire come reagirà Milik a questo gara di ieri sera».


12 gol su calcio d’angolo?
«È una bella gioia, perché non siamo una squadra fisica. E questo vuol dire che lavoriamo bene e abbiamo tante soddisfazioni».
Un’altra serata dove i tifosi non hanno mai smesso di sostenervi?
«Ci hanno portato punti in questa stagione con il loro atteggiamento. Ho sentito un boato e ho capito che il Crotone aveva pareggiato».

Tratto da Il Mattino

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