Domenica ci aspettiamo una partita incandescente, ad alta densità emotiva. Per Sarri sarà la partita del «redde rationem», della resa dei conti. Sarri a Torino si giocherà tre anni di lavoro col Napoli, la sua idea rivoluzionaria e utopistica di gioco, la scelta di comunicare con modi spicci per non dire di peggio. Se vincerà e porterà poi a casa lo scudetto, si prenderà il palazzo e dovrà scacciare dalla festa migliaia di imbucati e di professionisti dell’«io l’avevo detto». Se fallirà, si scoprirà abbastanza solo, dovrà difendersi dal fuoco amico e tanti gli rinfacceranno l’integralismo tattico. Ha molto più da perdere o molto più da guadagnare, rispetto ad Allegri. L’augurio è che sia una gara pulita, senza isterismi né situazioni al limite, ma per quest’ultima cosa occorrerà fortuna, gli episodi accadono, non si possono predeterminare.
Fonte: gasport