La Uefa per bocca del suo presidente Alexandre Ceferin ha risposto al club bianconero che aveva accusato il designatore arbitrale Pierluigi Collina: “Intanto Collina non ha colpe. È come l’allenatore che sceglie la squadra: seleziona i migliori per vincere, poi possono succedere cose controverse: ma lui che colpa ne ha? E poi non mi sembra sia assolutamente il caso di cambiare designatore, i cicli non sono un problema: Collina mi piace, ha dato tanto all’UEFA, non interferisco mai, decide lui con la sua grande professionalità. Ha il mio totale supporto”.
Impossibile poi non tornare sul contatto tra Vazquez e Benatia dal quale è poi scaturito il discusso e decisivo rigore realizzato da Ronaldo al Bernabeu negli ultimi secondi della gara: Col Var in quell’azione non sarebbe cambiato nulla – ha proseguito Ceferin -. C’è chi l’ha vista venti volte quell’azione, io cinquanta, ma per metà è ancora rigore e per l’altra metà no. La Champions è come una Ferrari o una Porsche: non puoi guidarla subito, servono allenamenti, test offline. E tutti devono capire come funziona. È presto per il VAR. Realisticamente, nella stagione 2019-2020 potremmo averlo in Champions e all’Europeo”.
Sullo sfogo di Buffon il presidente della Uefa si è espresso così: “Quello che ha detto non è giusto, non doveva. Però, dal punto di vista di chi ha giocato, capisco la frustrazione e la delusione di chi perde una partita su un rigore al 93′. Senti di aver perso l’occasione”.
Intanto pochi giorni fa si è diffusa la notizia delle minacce ricevute su Twitter dalla moglie dell’arbitro inglese Oliver alla quale sono state rivolte anche frasi ben poco carine: la polizia britannica ha già aperto una inchiesta per fare luce sull’accaduto.
Fonte: sportal.it