Tabù primo tempo. Il Napoli l’ultimo gol nei primi 45 minuti l’ha segnato contro la Roma con Insigne, partita poi persa 4-2 e che di fatto aprì il periodo di difficoltà del Napoli. Nelle successive cinque partite gli azzurri hanno segnato quattro gol, tutti nella ripresa: quelli di Albiol al Genoa e di Milik e Diawara al Chievo Verona e di Callejon al Sassuolo. La squadra di Sarri, quindi, nell’ultimo mese e mezzo ha trovato difficoltà a sbloccare il risultato nel primo tempo, facendo poi una fatica doppia contro squadra chiuse per trovare il gol. Stasera contro l’Udinese si proverà ad andare avanti il prima possibile per poter poi provare a colpire in ripartenza con gli spazi più larghi a disposizione.
Digiuno Insigne. Lorenzo è stato tra i più vivaci contro il Milan, anche se non è riuscito a sbloccarsi in fase realizzativa. Il napoletano cerca il gol, ne ha segnati soltanto sette in campionato ed è sensibilmente indietro rispetto alla scorsa stagione quando chiuse a 18 reti. Il suo contributo è stato più rilevante in termini di assist, uno delizioso di tacco lo ha regalato a Milano a Mertens che si è fatto respingere la conclusione da Donnarumma. Contro l’Udinese proverà a lasciare il segno con una rete che gli manca da un mese e mezzo: al San Paolo nel match con il Chievo fu fischiato e rispose con un gesto di stizza. Poi confezionò l’assist decisivo per l’1-1 di Milik e già alla ripresa degli allenamenti avvertì l’affetto dei tifosi con uno striscione d’incitamento a Castel Volturno. Stasera sentirà l’abbraccio dello stadio e darà la carica per una vittoria importantissima alla vigilia del big match con la Juve.
Fonte: Il Mattino