Tre anni fa Benitez, dopo aver vinto la Supercoppa, si piazzò al quinto posto in campionato. Lui era però arrivato alle semifinali di Europa League e Coppa Italia, invece su quei fronti Sarri ha fatto una scelta differente, rinunciando a una competizione dopo l’altra. Diceva Rafa: «Cambio spesso formazione per non nuotare forte e arrivare morto sulla spiaggia». Questo Napoli ha progressivamente rallentato l’intensità delle bracciate nel grande mare del campionato.
La Juve è riuscita a recuperare 10 punti: prima del match del 1° dicembre ne aveva 4 di ritardo e ora ne ha 6 di vantaggio. Un distacco che appare difficilmente colmabile, non tanto per il calendario dei bianconeri – dovranno giocare in casa di Inter e Roma, in lotta per il piazzamento Champions, e peraltro prima della gara con i giallorossi li attende la finale di Coppa Italia contro il Milan – quanto per l’annebbiamento di mente e muscoli degli uomini di Sarri. Incassata la delusione per la vittoria sfumata al Meazza e l’allungo della Juve, il Napoli torna stasera in campo per affrontare l’Udinese, che ha il peggiore trend del campionato: nove sconfitte di fila per Oddo, terzino azzurro ai tempi della promozione in A del 2000 e poi campione del mondo. Sarri – stavolta sì – farà turnover: Koulibaly è squalificato e Mertens è in diffida. È prevedibile che giochi dal 1′ Milik, che avrebbe meritato un superiore minutaggio già domenica scorsa perché si vede che ha gamba e motivazioni. Fonte: Il Mattino