Raffaele Auriemma nel suo editoriale sul Corriere dello Sport
“Bisogna essere un po’ sognatori per stare appresso ai propri obiettivi. E se il traguardo non sembra più alla tua portata, è in quel preciso istante che devi estrarre nuove energie dalla fantasia. Anzi, come scriveva Dostoevskij ne “Le notti bianche”, il sognatore deve “lasciare respirare l’emozione”. Dovrà essere questa la vera forza del Napoli, ora che ha imboccato il rettilineo finale e l’avversario ha preso troppi metri di vantaggio. Per la precisione 6 e, con sole 6 giornate a disposizione, sono troppi per chi ha il passo spedito della Juventus. Con 53 punti conquistati sui 57 disponibili nelle ultime 19 giornate, sembrerebbe improbabile un calo, anzi quello che dovrebbe essere un tonfo di Madame. Allora sarà meglio rifiutare la realtà per immergersi in una dimensione parallela e nemmeno tanto sovrannaturale, trattandosi di una storia che il Napoli ha vissuto largamente nel corso di questo campionato ancora aperto. Può una squadra rimasta in testa alla classifica della serie A per 25 volte (19 in solitudine e 6 in compagnia) su 32 settimane, respingere l’idea di non tornare ad essere come prima? Non si può negare che lo smalto si sia un po’ sbiadito, ma non di certo la forza fisica: si resta in partita fino ed oltre il 90’ solo se la condizione è ancora brillante. Le partite contro Sassuolo, Chievo e Milan hanno dimostrato che il ritorno di Milik ha fatto ritrovare quella vena realizzativa che si stava affievolendo dopo l’eliminazione dall’Europa League. Il gol col Chievo, la traversa col Sassuolo e la superparata di Donnarumma sono tre episodi che confermano l’esistenza di una prova certa: il Napoli è squadra ancora in vita, anche grazie al massaggio cardiaco praticato dal bomber polacco. Come Dostoevskij, anche la leggiadra energia di Milik ci invita a riflettere e puntare sui giochi della nostra mente, per allargare i limiti fino a quelli dei nostri avversari. Solo 6 partite al termine e per la Juve ci saranno turni difficili, a cominciare da domani a Crotone, per poi passare alla doppia sfida contro Inter e Roma. Il crocevia salvezza-zona Champions potrebbe sovvertire l’equilibrio di una formazione a cui il campionato ha detto tutto bene finora. Poi, lo scontro diretto confesserà in modo inequivocabile la verità sul Napoli che vuole tornare dal mondo dell’illusione a quello dell’esistenza reale, da un’esistenza grigia ad un’altra che sia un po’ più tricolore…”