Milan-Napoli: i voti del Pagelliere azzurro

Reina – seppur impegnato poco, si fa trovare pronto in ogni occasione, di mani, di piede o di pugni emulando un Patrizio Oliva di annata.

Ammetto che quando si è prodotto in un dribbling avventato, ho sussultato come se al suo posto ci fosse stato Chiriches, il più avvezzo a queste giocate, ma fortunatamente è stato solo un sussulto e niente più.

In definitiva si può dire che fa una bella figura con i suoi prossimi tifosi.

Buon per lui.

6.5

Maggio – non me ne vogliano gli altri, ma secondo me è stato il migliore in campo.

Non per quello che di solito fa pure Hysaj, cioè nessuna stupidaggine in difesa e nessuno strappo in avanti, ma per tutto il resto.

Con esperienza, senso della posizione, e la proverbiale cazzimma del sottoscritto quando deve scansarsi l’incombenza del portare fuori la spazzatura, riesce a non farsi mai superare anche da ragazzi che potrebbero essergli tranquillamente nipoti.

Encomio speciale per lui.

6.5

Albiol – non potrebbe giocare meglio.

Cioè con un po’ più di cazzimma sui calci d’angolo e un po’ di precisione in più di quelli che li battono, potrebbe pure risultare importante in attacco, vista la latitanza dei nostri attaccanti, ma va bene uguale.

E poi nun è che po’ fa tutt cos iss…

6.5

Koulibaly – ritorna il muro di ebano di qualche tempo fa.

Quello, per intenderci, che fa pensare agli attaccanti avversari ciò che di solito pensa il sottoscritto quando gioca una bolletta, ricordando il fatto che non la prende da circa 6 anni:

“Ma che joc a fà?”

6.5

Hysaj – come gli è capitato in diverse occasioni, sulla sua fascia gli capita il giocatore più forte degli avversari.

Suso, uno dei mille e più giocatori a cui pure il Napoli sembra interessato per giugno.

Malgrado la ciorta dell’albanese che si trova ad affrontare un giocatore forte con il suo piede debole, il milanista non si produce in nessun pezzo di bravura, forse solo una volta, ma il nostro lo abbatte con grossa soddisfazione.

Non supera quasi mai il centrocampo se non nel cambio campo ma sappiamo che non è Ghoulam. Né Marittiello o’ portoghese. È solo Hysaj, ma oggi basta.

6

Jorginho – ritornato in campo dopo la squalifica che ci ha regalato un Diawara goleador, non si comporta male.

A dire la verità nemmeno molto bene, ma non è tutta colpa sua. Cioè, se lui deve fare passaggi illuminanti per gli attaccanti sarebbe il caso che questi avessero le lampadine funzionanti, e invece sembrano comportarsi come quelle dei cinesi nelle serie di Natale.

Una funziona, una così e così, un’altra per niente…

È normale che poi l’italobrasiliano si dedichi solo a tocchi laterali o a un metro.

Elettricista sfortunato

6

Hamsik – altro giocatore da prendere per le spalle, guardarlo fisso negli occhi e con tutta la tenerezza e la delicatezza di cui solo Sgarbi è capace, sussurrargli:”Wuaglio’ ma che c*** e passat?

Per gli oriundi: “virgulto ragazzotto, si può sapere, di grazia, cosa ti blocca dal fare prestazioni a cui tanto bene ci avevi abituato in passato?”

5.5

Allan – altra prova incolore del nostro piccolo brasiliano tuttofare.

È evidente come, rispetto ad un mesetto fa, ha le pile, se non completamente, ma per buona parte scariche.

Di solito quando succede a quelle del mio telecomando, le metto un’oretta in frigo per farle ricaricare.

A Castel Volturno non ci sono congelatori a disposizione?

Pure quelli dei gelati andrebbero bene, tanto il ragazzo è piccirill…

5.5

Mertens – altra prestazione da riguardare con attenzione, prenderne nota, sistemarla con cura tra le cronache del campionato e scordarsela immediatamente.

È addirittura capace di farmi rimpiangere la volitiva creatività ed esuberante tecnica del fenomeno Edu Vargas, l’unico giocatore sul pianeta che in nazionale sembrava Ronaldo e nelle squadre di club il magazziniere Starace.

Nel senso che putev fa’ solo o’ cafe’.

Con tutto il rispetto per il simpaticissimo addetto al magazzino.

5

Callejon – lui, tra gli attaccanti, è quello che soffre di più del fatto che non arrivino passaggi degni di tal nome.

Anche se per dovere di cronaca dobbiamo dire che per tutto il match sembra soffrire di una sorta di narcolessia che lo porta a non effettuare nessun caratteristico taglio tra gli slip difensivi.

Praticamente si sveglia solo in un’occasione per calciare un pallone con la stessa classe del mai dimenticato Gargano, con lo stesso risultato in termini di distanza dalla porta e di quantità di pernacchie dei tifosi.

Ho idea che nun cia fa chiu’…

5

Insigne – ancora una volta tra i migliori.

Le uniche occasioni nascono dai suoi piedi pur non riuscendo mai del tutto ad avere la meglio del giovane Calabria, piazzatosi come un arcigno guardiano dalle sue parti.

Purtroppo nella partita resta solo la sua voglia di fare e di lottare, come dimostra alla fine “nell’appiccico” con il buon Biglia.

Non si conoscono con esattezza le dolci parole che sono volate tra i due, ma, conoscendo il nostro Lorenzo; considerata la rabbia per una partita sciupata e la caratteristica smodata passione del talento frattese per le abitudini delle altrui e avverse genitrici, possiamo tranquillamente immaginarle.

Poi sta a voi condividerle o meno.

6.5

Milik – perché?

-Perché ti hanno fatto entrare così tardi viste le ultime incoraggianti prestazioni?

-Perché non hai giocato come centravanti con le tre mezzepunte dietro, nel modulo che spesso si è rivelato assai congeniale?

-Ma soprattutto, perché c’e n’tussecat e sta maner?

5

È inutile girarci intorno, ma il destino del sogno è appeso ad un filo come quello di sutura di una braciola. Sottile ma duro a spezzarsi.

Comunque,Forza Napoli.Sempre.

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