La difesa è stato certamente il reparto dove tutti hanno superato la sufficienza, Albiol qualcosa in più
6,5 REINA
Gli fa bene l’aria di Milano, quella che respirerà a pieni polmoni nella prossima stagione. È provvidenziale con una uscita con i pugni; poi compie una piroetta e colpisce con il tacco il pallone che sembra un gioco da ragazzi ma non lo è e infine compie una parata decisiva su un bolide dal limite dell’area di Calhanoglu. Nella ripresa solo tanta attenzione, che basta e avanza.
6 MAGGIO
Calhanoglu fa venire i brividi, soprattutto quando lo attacca sul suo piede debole, ovvero il sinistro. Lui qui ha esordio nell’ottobre del 2000, quando era al Vicenza, non è più il ragazzino di quei tempi, ma non sfigura neppureoggi: non giocava 90 minuti dal 29 dicembre, a Crotone. È attento e puntuale anche nelle ripartenze, non fa faville ma neppure disastri.
6,5 ALBIOL
Puntuale e sempre attento prima su Kalinic punta centrale di un tridente che ha messo spesso in allerta la difesa azzurra. Raramente lo spagnolo è costretto a tutte queste chiusure, merito del gioco aggressivo dei rossoneri. Va in soccorso spesso di Maggio nei raddoppi e segue le incursioni di Bonaventura quando sfugge ad Allan.
6 KOULIBALY
Un paio di sbadataggini le compie praticamente all’alba della partita. Sono pur sempre il suo marchio di riconoscimento. Poi però cresce di ritmo e di concentrazione, fa un recupero importante su Kalinic (22′) ed è difficile vederlo perdere un duello aereo. Generoso nella ripresa, quando ostinato com’è si lascia andare anche a qualche ripartenza.
6 HYSAJ
L’impatto è importante. Rinuncia a qualche affondo, ma dal suo lato batte Suso e sa bene il macedone che basta poco per consentire al sinistro dello spagnolo di far danni. Tiene bene la posizione, anche quando è sicuro di aver messo alle corde il suo avversario che pure lo salta spesso. Non esagera mai e solo nel finale si concede qualche sbavatura.