Milan-Napoli, l’approfondimento di Vincenzo De Lillo

Dopo che la partita con il Chievo ha dato un nuovo senso alla parola “orgasmo”, e  il turno di Champions ha invece dato un significato tutto nuovo al termine “sensibilità”, siamo al Meazza, la Scala del calcio, per affrontare gli uomini di Gattuso in un match sempre sentitissimo.
Dopo aver stranamente attestato che, nonostante ce lo aspettassimo tutti, non verrà osservato nessun minuto di silenzio in onore delle vittime del Santiago Bernabeu di mercoledì, eccoci pronti al calcio d’inizio.
I rossoneri, senza i propri difensori titolari Bonucci e Romagnoli, e il Napoli, senza il suo terzino sinistro sostituto M.Rui, al cui posto va il sostituto del sostituto(a sx) Hysaj, sono pronti a darsi battaglia.
Inizia subito forte il Milan, con un tiro di Bonaventura ben parato e diversi calci d’angolo inoffensivi, mentre gli azzurri sorpresi da questa stranissima vitalità meneghina sembrano un po’ in bambola.
Possesso di palla sì, ma senza mai tirare a porta, mentre invece i rossoneri entrano diverse volte in area e Reina è costretto pure a scartare come un Chiriches, pur di difendere l’onore azzurro.
Gli azzurri pian piano prendono campo e le potenziali occasioni si sprecano ma purtroppo si tratta solo di quelle:potenziali.
Come se in una casa sentissi l’odore e il profumo della parmigiana ma non la trovassi da nessuna parte.Con tutte e due le squadre intente in questa spasmodica ricerca finisce il primo tempo.
Parmigiane non ce ne sono, tocca accontentarsi dell’odore: 0-0.
Il secondo tempo sembra iniziare con un po’ più di verve azzurra, se non altro nelle intenzioni, e quindi qualcosa facciamo, ma i rossoneri, forse con la migliore partita difensiva del gruppo Gattuso( e quann mai…) si difende bene e con intelligenza.
Sembra di vedere l’ennesima partita degli ultimi periodi, teniamo palla, rischiamo poco e niente, ma i tiri nello specchio latitano come la formazione del governo.
-Miett a Diawara!!
Urla la gente dagli spalti alla ricerca del miracolo.
Ma non ci sono più sostituzioni, sono entrati già Milik, Zielinski e Rog.
E a dire il vero si vede poco la differenza con quelli che c’erano prima.
-Siamo in debito di ossigeno forse più del Milan… ma c’è ancora qualche secondo da giocare, hai visto mai che facciamo come domenica e dobbiamo dare un senso nuovo pure al termine napoletano “Arrecriarsi”?
Penso stringendo forte i miei amuleti…
(non molto forte, i miei amuleti so’ delicati…)
E invece stavolta San Gennaro nicchia, e Milik, a un minuto dalla fine del recupero, fa fare a Donnarumma, stabiese di origine ma di fede PierSilviesca, la figura di Superman, seppur con tutina giallo pulcino.
Tiro a un metro dalla linea, centimetro in più centimetro meno e miracoloso intervento del Gigio a far esultare rossoneri e bianconeri.
Non voglio nemmeno sapere se è stata più una prodezza del portiere o del nostro Milik(in negativo), perché ho ormai scagliato ad entrambi le mie terribili ingiurie e quindi sarebbe inutile…
Le stesse ingiurie che lancio a me stesso e al fatto che sono così innamorato da pensare che ci sia ancora una piccola, piccolissima probabilità di miracolo.
Ma si sa, gli innamorati non sono mai obiettivi…
A cura di Vincenzo De Lillo
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