«Non c’è bisogno di macchine: il contratto di Sarri è già bello che firmato e depositato da tre anni. Ma nel mondo del calcio ogni anno tutto viene rimesso in discussione a prescindere dal contratto in essere. In questo caso, c’è una clausola rescissoria di 8 milioni di euro. Se qualcuno si dovesse presentare e lui volesse ambire a qualcosa di diverso, ad andare via, io non mi potrei opporre, è previsto dal contratto. E non è nemmeno un problema di essere ripagati, ognuno deve fare ragionamenti di possibilità imprenditoriale e capacità sportiva. Napoli sa che non può andare oltre certi limiti di fatturato, stiamo lottando per cambiare le regole del calcio e per aumentare le possibilità di profittabilità o fatturabilità per permettersi maggiori spese. I calciatori sono passati a cifre folli da quando sono arrivati gli arabi… Insomma, bisogna rivedere tutto. Anche perché nei prossimi cinque anni devo investire nel nuovo stadio e nel nuovo centro di allenamento del Napoli. Almeno 120-150 milioni di euro da mettere sul tavolo. E non è tanto il problema di investire, ma se Napoli è capace di fatturare tanto da giustificare questi investimenti».
Fonte: CdS