Le luci della ribalta, in questa settimana, sono state tutte concentrate sulle due squadre italiane impegnate in Champions e se, alla squadra giallorossa vanno fatti i complimenti per la leggendaria remuntada, che restituisce all’Italia un po’ di lustro perduto da tempo, alla Juve vanno fatte massicce tirate di orecchie. Non per l’eliminazione che, contro i campioni in carica del Real Madrid, ci può stare, bensì per la caduta di stile di tutto il gruppo bianconero. Ci sarebbe l’imbarazzo della scelta tra le dichiarazioni rilasciate a fine partita, tuttavia prendiamo in esame quelle che hanno riflessi sul campionato italiano e, di conseguenza, sulla nostra squadra del cuore. La prima è di Andrea Agnelli, patron della squadra che invoca l’utilizzo della tecnologia (il VAR per caso?) per evitare che errori arbitrali falsino la competizione. Premesso che il rigore concesso alle merengues è sacrosanto, non era forse l’ambiente bianconero ad essersi lamentato della moviola in campo che, a loro dire, riduceva in farsa le partite? Però ha ragione il rampollo di casa FIAT perché se l’arbitro di Lazio-Juve avesse rivisto il fallo di Benatia (sempre lui!!!), molto simile a quello di mercoledì sera, avrebbe concesso il giusto penalty ai biancocelesti. Anche il direttore Marotta ha detto la sua, contraddicendo se stesso che, in passato, aveva accusato gli altri (Sarri & co.) di piagnistei buoni solo come scusante per i perdenti poiché, a fine anno, torti e favori si compensano (…ma non sarebbe più corretto parlare di errori a favore e contro?…). Infine Buffon, che ha concluso (…salvo ripensamenti dell’ultimo minuto…) in maniera indegna la sua carriera europea con un’espulsione per proteste e si è lasciato prendere la mano nelle dichiarazioni di fine partita, accusando l’arbitro di avere un bidone della spazzatura al posto del cuore e di distruggere i sogni di una squadra. Caro Gigi, adesso forse capirai cosa significa veder distruggere i sogni altrui, veder mortificato e calpestato il lavoro di seri professionisti, per episodi che difficilmente si possono digerire. Le squadre di mezza Italia hanno dovuto ingoiare bocconi amari per mano della Agnelli Football Club, compresa la nostra squadra del cuore. Cosa dire del vergognoso gesto di Chiellini che accusa Varane di aver pagato l’arbitro? Ogni commento sarebbe inutile. Il calcio toglie e il calcio dà e chi di mancata VAR e di piagnistei ferisce, nello stesso modo perisce. Non gioisco per le sfortune altrui e non tifo contro, solo vorrei che altri riflettessero su quanto male fanno, imponendo la propria supremazia per fatti extra calcistici, avvelenando il gioco più bello del mondo. Però vedere la faccia di Higuaìn, uscito dopo novanta minuti trascorsi a vagare sul prato del Bernabeu senza meta, non ha prezzo! Adesso sarà solo campionato anche per la capolista che, sono pronto a scommettere, avrà un credito nei confronti della classe arbitrale da riscuotere nelle ultime sette partite ma il Napoli dovrà continuare a macinare punti per far sudare le proverbiali sette camicie alla squadra di Allegri. A cominciare dalla prossima partita in casa di quel diavolo di Gattuso che ha restituito ai suoi ragazzi il carattere smarrito. Sarà una partita difficile, sia dentro che fuori dal campo, con la stampa già pronta per colpire Sarri e i suoi boys con un fantomatico progetto di smobilitazione a fine stagione. Sarà la squadra azzurra a dover ringhiare contro tutti quanti. Avanti Napoli, Avanti!
Riccardo Muni