Leonardo Semplici, ex calciatore, ed allenatore della Spal, ha parlato a La Gazzetta dello Sport. La Spal, approdata quest’anno in Serie A, sta lottando per non retrocedere. Semplici lavora duro per affrontare queste ultime partite nel modo migliore, e restare in Serie A.
La lotta per la salvezza è tensione continua.
«Sofferenza è diventata La prima parola del mio vocabolario. Ci proviamo a restare in serie A. Tutti insieme. Siamo piccoli ma sani. Avete visto la nostra curva? C’è allegria. Ci sono colori. Non c’è odio. Dopo aver perso in casa 4 a 0 contro il Milan ci hanno applaudito».
E la società ha difeso il tecnico.
«Solo così si resta in serie A. Spingendo tutti nella stessa direzione».
Dove inizia la volata salvezza?
«Anche l’Udinese che è a quota 33 non può stare tranquilla».
Qual è stato il passaggio più complicato di questa sua prima esperienza in serie A.
«Vivere le sconfitte nella maniera giusta. Non ero abituato. E quanto mi bruciava».
E’ iscritto al partito di Sarri o a quello di Allegri?
«Sono iscritto al partito di quelli che devono lottare ogni partita per evitare la retrocessione. Sarri e Allegri sanno bene quanto sia dura. Loro hanno fatto la gavetta. Loro sanno cosa vuol dire la parola sofferenza abbinata al pallone».