ESCLUSIVA – B. Ferrario (coord. Sportmediaset.it): “Sarri? Ecco cosa potrebbe convincerlo a restare in azzurro”

ESCLUSIVA – B. Ferrario (coord. Sportmediaset.it): “Sarri? Ecco cosa potrebbe convincerlo a restare in azzurro”

Tra le partite di Champions, dove spicca la grande impresa della Roma contro il Barcellona e la sfida della Juventus a Madrid e il campionato, si preannuncia un finale di stagione tutto da vivere. La lotta scudetto, la zona Champions e la salvezza, tutto è ancora da decidere. Di questo ma anche del futuro di Sarri a Napoli ne abbiamo parlato in un’intervista al coordinatore del sito di sportmediaset Beppe Ferrario

Ieri sera grande impresa della Roma che ribalta il 4-1 dell’andata a Barcellona. In questi casi ci sono i meriti dei giallorossi, ma anche della compagine iberica? “La Roma ha davvero fatto una grande impresa, facendo 3 gol al Barcellona e senza subire reti dagli iberici. Di Francesco dal punto di vista tattico ha sorpreso tutti, è stato impeccabile, senza concedere nulla all’attacco dei blaugrana. Senza contare che i giallorossi erano al top della forma nella serata più importante. C’è da dire anche che Valverde è rimasto spiazzato dalla mossa di Di Francesco e non è riuscito a trovare tatticamente rimedio e poi le sue stelle hanno giocato davvero male. Sono felice per il calcio italiano di questo risultato, perché può dare fiducia in vista dei prossimi anni ora attendiamo la Juventus”.

Stasera tocca alla Juventus che sfiderà al “Barnebeu” il Real Madrid. A tuo avviso i ragazzi di Allegri potranno ripetere il miracolo sportivo della Roma? “In questi casi uno lo spera da italiano e per dare ancora più lustro al calcio italiano, però ci sono varie controindicazioni. Il primo è il risultato dell’andata, aver perso in casa 0-3, non è semplice da ribaltare e poi tornando alla Roma il 4-1 del “Camp Nou” era bugiardo visto i gol come sono arrivati e i vari episodi che hanno penalizzato i giallorossi. La Juventus all’andata ha preso 3 gol ma ha rischiato, gli spagnoli hanno colto due traverse e un paio di gol sbagliati da Cristiano Ronaldo. Quando Allegri dice che il risultato è bugiardo, forse intende che erano poche le tre reti da parte degli avversari. C’è un dato che vorrei sottolineare, nelle oltre 1900 partite giocate al “Bernabeu” solo in 24 casi i padroni di casa hanno perso con il punteggio che servirebbe alla Juve per scrivere la storia (0-4 o 1-4). Quindi anche se nel calcio tutto può accadere, temo che sarà difficile l’impresa per la squadra bianconera”.

In attesa del finale di stagione della lotta scudetto, c’è il futuro di Sarri ancora da definire. Secondo te il mister quante probabilità ha di restare ancora tecnico degli azzurri? “Io non credo che sia una questione di soldi o di classifica, perché per come sta giocando la squadra e per il rendimento in campionato, nessuno potrà criticare il suo operato. Sarri sa perfettamente che sta andando oltre ogni può rosea aspettativa e quindi la compagine partenopea darà tutto per ottenere un ottimo  risultato. Io credo invece che dipenderà dal progetto dei prossimi anni, questo potrebbe essere una sorta di rifondazione, il che non significa che ci saranno tante cessioni, ma piuttosto fare gli acquisti giusti in determinati reparti. E’ chiaro che l’allenatore vorrà capire se De Laurenttis vorrà fare un altro passo in avanti per i prossimi tre anni e questo sarebbe una svolta per la crescita definitiva del club”.

Come vedi in questi finale di stagione la lotta per la zona Champions e la salvezza? “Mi hai fatto delle domande difficili (ride n.d.r.), non è proprio semplice fare delle previsioni. Per la zona Champions dipende dalla Roma, i giallorossi secondo me potrebbero essere distratti dal passaggio alle semifinali, tutto dipenderà dall’esito del derby di domenica contro la Lazio. Senza dimenticare l’Inter che è tra le favorite ma non riesce ad essere costante nel rendimento. La zona salvezza? Qui è ancora più difficile, se escludiamo il Benevento che è praticamente retrocesso, il resto è ancora in ballo. Dall’Hellas Verona fino all’Udinese che non si sente sicuro nonostante i 33 punti in classifica, tutto è ancora in ballo. Qui penso che non c’è una solo posto per evitare la retrocessione, ma ben due per com’è corta la classifica, quindi è ancora presto per fare pronostici in merito”.

Dopo la rimonta contro il Chievo Verona si può constatare l’ottimo momento di Milik in zona offensiva. Pensi che contro il Milan il bomber polacco possa prendere il posto di uno del tridente d’attacco? “Quando si arriva alle fasi finali della stagione, avere calciatori freschi dal punto di vista fisico è un fattore da non sottovalutare. In questo momento è giusto schierare dal primo minuto su Milik contro il Milan e far rifiatare ad esempio Mertens. Domenica tra l’altro i rossoneri avranno il duo centrale assente tra infortuni e squalifiche e perciò avere elementi in grado di far male alla fase difensiva di Gattuso non è cosa da poco. Non è una sfida semplice visto comunque il momento del Milan, ma se vuoi puntare al titolo vincere è l’unico risultato che serve per tenere vive le speranze tricolori”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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