“Il dito di Insigne per zittire chi lo contestava? Bisogna capire il ragazzo”
Da ieri pomeriggio Beppe Bruscolotti è stato superato da Marek Hamsik nella classifica delle presenze in serie A con la maglia del Napoli (388 a 387), ma l’ex capitano azzurro resta sempre una bandiera di questo club. Napoletano più che mai, ha assistito anche alla prestazione sotto tono di Lorenzo Insigne e soprattutto alla sua reazione ai fischi ricevuti da tutto il San Paolo all’ennesima occasione mancata, ovvero quando l’attaccante napoletano ha tirato dalla trequarti un pallone che poi è terminato ampiamente alto sulla traversa della porta difesa da Sorrentino.
Cosa passa per la testa di Insigne?
«Sono momenti molto particolari, sia per il giocatore che per la squadra perché tutti sanno cosa sta succedendo».
Quindi lo giustifica?
«Bisogna capirlo, credo sia eccessivo processarlo, ogni suo gesto è stato fatto in buona fede».
Perché?
«Sono cose che possono accadere e non si deve andare oltre con le polemiche e le critiche anche perché in quel momento il Napoli stava vedendo sfumare il sogno scudetto durante una partita nella quale non stava affatto demeritando, quindi posso capire la sua grande amarezza ed il suo gesto di stizza nei confronti del pubblico che lo ha iniziato a beccare».
Il suo è stato un gesto di frustrazione?
«Lorenzo è un attaccante e come tale quando non riesci a fare gol è normale che affiori un po’ di nervosissimo per una prestazione che sai non essere al top. Il Napoli si sta giocando una stagione intera in questo finale di campionato e allora ecco che certi sfoghi ci possono anche essere».
Pensa che i fischi abbiano ulteriormente innervosito l’attaccante?
«Era già un po’ amareggiato per un risultato che si stava mettendo male e quando poi le cose hanno iniziato a girare per il verso sbagliato ha iniziato a fare altri mille pensieri negativi».
Cosa gli servirebbe adesso?
«Sicuramente un po’ di serenità in più, ma credo proprio che un gol per non sarebbe male per sbloccarsi. Con Sassuolo ha avuto tante occasioni e anche con il Chievo ci ha provato tante volte, ma senza riuscire a fare centro».
Cosa succederà nelle prossime gare in casa?
«Niente. Credo che la pace sia già fatta. Sono cose che succedono e allo stesso tempo vanno capite. Io, quanto meno, lo giustifico in toto e non credo che meriti ulteriori processi».
Fonte: Il Mattino