L’intervista -Allegri al Mattino: “Il Napoli? Lo scudetto si deciderà il 20 Maggio”

L’intervista -Allegri al Mattino: “Il Napoli? Lo scudetto si deciderà il 20 Maggio”

Chissà se crede alle streghe, Max Allegri. Certo sul rogo e nell’orrendo foco, sarebbe finito lui a bruciare, scoppiettare e crepitare se alla fine non fosse arrivata la vittoria contro il fanalino di coda della serie A. Ecco quanto dichiarato il tecnico bianconero sulle pagine de “il Mattino”.

Allegri, se l’è vista brutta la Juve? «Sapevamo che era una partita complicata, il Benevento crea 4 o 5 occasioni a partita. In più c’erano 25 gradi ed eravamo reduci dalla partita con il Real e quindi c’era anche la necessità di ricaricarci».

Tutto questo giustifica le sofferenze? «Noi abbiamo giocato due gare: bene quella in avanti, meno bene quella nella nostra metà campo. Ma è già dalla partita con il Milan che abbiamo mostrato delle crepe in difesa. Dobbiamo tornare alla svelta a fare le cose che facevamo fino a qualche giorno fa».

Con questi problemi, la lotta con il Napoli diventa ancora più equilibrata? «Non cambio idea: si decide tutto all’ultima giornata. Ora cambia tutto: perché ci sarà meno energia nelle gambe, più caldo e in ogni partita ci sarà da soffrire. Ma sono certo che il duello tra noi e loro non si deciderà prima del 20 maggio».
Lo scontro diretto non sarà decisivo? «Non credo. Il calendario dice che noi abbiamo altre tre gare in trasferta da qui alla fine, a Crotone, con l’Inter e la Roma. Il Napoli ne avrà quattro ed è possibile davvero che succeda di tutto: la quota scudetto resta altissima ma è chiaro che noi con questi 4 punti in più (sono sette in attesa di Napoli-Chievo, ndr) siamo un po’ padroni del nostro destino. Noi dobbiamo avere le qualità di ribattere ogni colpo del Napoli».
Sicuro, neppure un po’ preoccupato per la prova di Benevento? «Un calo è fisiologico, ma è chiaro che dobbiamo rimettere ordine in difesa, soprattutto quando gli altri ci mettono pressione. Nella stessa azione abbiamo subito quattro tiri, e questo non va bene. Abbiamo fatica e sofferto, ma da qui alla fine sarà sempre così, ogni domenica. Ci aspetta un mese intenso: ma questa era la gara più difficile perché arrivava dopo la partita con il Real».
Dybala ha parlato di giorni difficili per voi.

Cosa voleva dire? «Quando si prende una scoppola in Champions come abbiamo preso noi bisogna avere una forza notevole per archiviare subito e guardare avanti. Ora bisogna avere una rabbia dentro per affrontare questo finale di stagione».

Una tripletta che riscatta il rosso in Coppa? «La prova è stata buona, ha lavorato bene durante la sosta: ha una gamba e una corsa che prima non aveva…».
Al Bernabeu con che spirito andate? «Abbiamo gli occhi del mondo puntati addosso. Come è riuscito al Real Madrid di venire a fare tre gol in casa nostra magari può succedere anche a noi di fare la stessa cosa. Noi fino al 60′ siamo stati in gara, c’era molto più equilibrio che nella finale di Cardiff. Poi si resta in 10 ed è tutto più difficile. Dobbiamo crederci anche se il nostro vero obiettivo resta quello di vincere il campionato».
Lei come Sarri avete ancora qualche dubbio sul vostro futuro: la Champions può condizionare la sua decisione? «L’ambizione europea è forte come sempre. Quando arrivai c’era paura nel passare il girone, c’era scritto anche nei muri. Società e giocatori sono cresciuti molto, abbiamo fatto due finali, Credere che ogni anno andiamo in finale è utopia, non ce la fanno nemmeno Real, Bayern, Barcellona e City. L’obiettivo, ripeto, è vincere il campionato, poi mercoledì magari dopo 5 minuti andiamo sull’1-0 per noi e loro restano in 10, e che si dice?».

La Redazione

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