C. Borriello: “Ad agosto “sorpresa” per i tifosi al San Paolo”
«Le preoccupazioni per i lavori pubblici sono giuste, ma gli allarmismi eccessivi. Le Universiadi si faranno, a Napoli e con gli impianti sportivi rinnovati». Ciro Borriello decide di far parlare le carte per dimostrare che i giochi universitari non sono in dubbio. Secondo l’assessore allo Sport del Comune gran parte degli interventi richiedono lavori di meno di sei mesi. «Concluderemo i lavori nei tempi previsti – assicura Borriello – È una partita troppo importante per Napoli, la Campania e tutta l’Italia per essere persa».
Il Comune è in ritardo nel firmare la convenzione con l’Anac. «Ma è arrivata solo la settimana scorsa».
E perché si sono persi sette giorni?
«Perché è stata una settimana convulsa con i problemi legati al bilancio che abbiamo dovuto rifare due volte. C’erano altre priorità».
Cosa cambia con la convenzione? «Il Comune diventa stazione appaltante con tutti i poteri del commissario prefettizio. Dal momento della firma possiamo pubblicare i bandi con le gare d’appalto. Finora non lo potevamo fare. Ma non siamo rimasti fermi. Ci sono i progetti cantierabili, per gran parte gli impianti. E in alcuni casi sono già pronti i bandi di gara. Ci sono vari passaggi da fare».
Quali? «Alcuni interventi hanno procedure semplici. Altri progetti devono avere l’approvazione del Coni. I bandi per gli appalti, invece, passano per il controllo dell’autorità anticorruzione».
C’è il rischio che alcune discipline siano spostate fuori da Napoli o vengano cancellate? «Non credo, anzi lo escluderei».
Le difficoltà per il PalaVesuvio le ha sollevate il commissario Latella. «Per il PalaVesuvio sono previsti due interventi. Quello per le palestre, da due milioni di euro, non ha problemi e prevede un intervento di quattro mesi. Più complessa la riqualificazione dell’indoor con la coibentazione del tetto. La spesa è di cinque milioni, i tempi previsti sono otto mesi. Il progetto di fattibilità è esecutivo. A inizio 2019 si valuterà: se ci sono ritardi, la copertura si farà dopo le Universiadi. Tuttavia non ci sono interventi strutturali, non bisogna rifare le travi del tetto, quindi le gare sportive sono al sicuro. Anche prima dell’inizio dei lavori, già nelle prossime settimane, inizieremo la manutenzione ordinaria».
Grande attenzione c’è anche sul San Paolo, che tempi sono previsti per rifare pista di atletica e illuminazione? «Brevissimi, l’illuminazione deve essere pronta entro agosto, i 2,2 milioni saranno spesi subito».
Per la piscina Scandone sono stanziati 6 milioni. A che punto si è? «Lì siamo molto avanti anche perché la Scandone è un impianto già in buone condizioni. Il bando per l’appalto è già all’Anac. Per costruire la piscina esterna ci vogliono 40 giorni perché sarà inserita in una tensostruttura. Complessivamente prevediamo otto mesi di lavori».
L’altro grande «malato» è il PalaDennerlein, tra il restyling di piscina e copertura. «Quell’impianto è di un’edilizia di bassa qualità, però nel nostro cronoprogramma prevediamo sette mesi per rimetterlo in sesto. Il resto viaggia in sicurezza: per i campi Ascarelli, Caduti di Brema e San Pietro a Patierno i progetti da un milione ognuno sono al Coni. Per il polifunzionale di Soccavo, sempre un milione di finanziamento, i tempi di realizzazione sono due-tre mesi. Siamo in fase di ultimazione del progetto esecutivo del PalaBarbuto, mentre per la riqualificazione del Virgiliano aspettiamo il via libera di Coni e Soprintendenza».
Perché il commissario dice che la dead line è agosto? «È il termine ultimo. Ma in pochi giorni firmiamo la convenzione con l’Anac e partono i primi bandi. Contiamo di assegnare i lavori tra giugno e luglio, quindi saremo pronti per aprile 2019. Nei bandi, poi, prevediamo la possibilità di accorciare i tempi dei lavori, per esempio con i doppi turni».
Diciamo la verità: c’è un pregiudizio sull’efficacia e il rispetto dei tempi quando il Comune redige gare d’appalto e deve controllare lavori pubblici. «Io dico: se il commissario per le Universiadi ha deciso di affidarsi al Comune evidentemente ci ritiene affidabili. Noi abbiamo costituito una task force di cinque unità per i progetti e un altro gruppo tecnico del centro unico gare e contratti è dedicato solo agli appalti delle Universiadi».
E per gli allestimenti degli impianti? «È una delega che resta al commissario. Per i lavori siamo sicuri: non faremo come alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, inaugurate con gli operai ancora in attività. Siamo partiti in ritardo perché Napoli è subentrata a Brasilia, ma con la collaborazione dell’Aru, l’agenzia regionale, con l’ingegnere Gianluca Basile e con il grandissimo lavoro di Raimondo Pasquino non si è perso tempo. Le Universiadi si terranno a Napoli, è un’opportunità che non possiamo lasciare scappare».
Fonte: Il Mattino