Già perché nel frattempo Giack è passato, in prestito, dal Napoli al Chievo con buona pace di tutti, a partire proprio dall’ex juventino che in azzurro per un anno e mezzo ha dovuto mordere il freno. Una sola presenza da titolare in A (con tanto di gol al Genoa il 10 febbraio 2017) e appena 344’ in venti apparizioni in campionato nei suoi diciotto mesi napoletani. Era arrivato in azzurro dopo un Europeo tanto entusiasmante quanto logorante, Sarri ha stentato a trovargli una collocazione tattica definita e lui pian piano si è intristito. Peccato perché a Giaccherini, e alla sua consorte, Napoli è piaciuta tanto ed è rimasta nel cuore e pure perché il ragazzo a Castel Volturno si è fatto apprezzare per le sue doti umane. In campo, però, effettivamente di spazio non poteva trovarne, chiuso da una parte da Hamsik (come mezzala) e dall’altra da Callejon (come esterno d’attacco). Allora, meglio il Chievo e quel ruolo da trequartista che sta dando soddisfazioni a lui e a Maran e del quale Sarri è un po’ preoccupato. Gli sta prendendo le misure e domani Diawara marcherà stretto lo «zio» Giack. Fonte: GdS