Sono cinque anni che José Callejon sfila dall’armadio una maglia azzurra piegata meticolosamente, e con fierezza se ne va al lavoro. Per il Napoli. Senza perdere una battuta o sgarrare di un minuto. Non è il capitano, ma è un po’ come se lo fosse. Perché in cinque anni solo tre volte non è sceso in campo neppure per un istante. E solo una volta, con Benitez, per scelta tecnica. Poi perché squalificato, altrimenti neppure con le bombe lo spagnolo può essere fermato.
Quilon ha provato negli ultimi tempi a ragionare con il Napoli per un prolungamento del contratto che scade nel 2020. Ovvero tra due anni. Poiché l’esterno di Motril vorrebbe già cominciare a pensare al suo futuro remoto. E allora l’avvocato madrileno non è rimasto indifferente all’interessamento del Milan: già, perché quando Quilon ha chiuso con il club rossonero l’accordo per il trasferimento a parametro zero di Pepe Reina a partire da luglio (il portiere ha firmato un triennale da 2,8 milioni di euro), ecco che si è parlato anche di Callejon. E Quilon non ha detto di no. Ovviamente. D’altronde, lui di mestiere fa questo. Sul tavolo c’è una offerta milanista di altri due anni di contratto.
E lo stesso Callejon ci sta pensando. Chiaro, prima o poi, il Milan dovrà parlarne con il Napoli che valuta il suo campione spagnolo circa 35 milioni. E l’intoppo non è di poco conto: anche se un modo per convincere De Laurentiis quanto meno a sedersi per parlare i rossoneri ce l’hanno.
Fonte: Il mattino