Sarri al CdS ha analizzato la partita del “Mapei Stadium” contro il Sassuolo. Una partita che gli azzurri avrebbero potuto vincere, ma tra errori nei passaggi e sfortuna è terminata con il punteggio di 1-1.
Lei che idea s’è fatto, di questa serata? «Che dobbiamo arrivare a 87 punti e poi vedere cosa succederà. Il campionato va tenuto aperto sino alla fine, ma noi siamo decisi almeno a battere il nostro primato. Altri discorsi non ne facciamo».
Certo l’espressione sua è significativa. «Abbiamo sbagliato palloni banali e troppe volte anche la finalizzazione. E quando vai sotto contro una squadra che lotta per la salvezza, tutto poi si fa complicato. Siamo stati ingenui sul gol subito, perché abbiamo commesso un fallo su un avversario che era di spalle alla porta, rivolto verso la tribuna. Ma tutto aiuta a crescere».
E per restare vivi? «Siamo a dicotto mesi di imbattibilità esterna, mi sembra una dimostrazione forte della nostra consistenza. Non abbiamo perso una partita che ad un certo punto è diventata stregata, talmente tante occasioni sono state sprecate tra il primo tempo e la parte finale della ripresa. Oggi mi dà fastidio non aver vinto e avere due punti in meno in classifica. Noi siamo vivi».
Cosa vi è mancato? «Il gol e qualche filtrante giusto o la soluzione migliore. Ma può succedere, lo sappiamo e ne prendiamo atto che è capitato».
Le Nazionali, è una impressione, qualcosa tolgono al Napoli. «E’ evidente e spero che un giorno venga presa una decisione: è un problema generale, penso. Ma noi siamo anche una squadra che viaggia su meccanismi e sul ritmo e probabilmente le cosiddette pause sottraggono energia e freschezza. Ma pure le altre, sul piano della condizione, sono costrette a un sacrificio».
Ha ritrovato Milik. «La situazione è migliorata con il suo ingresso in campo e Milik ci offre la possibilità di trovare soluzioni diverse. Sta crescendo, ha avuto due palle gol, ha colpito pure una traversa e ci ha aiutato a uscire da una situazione che si stava facendo complicata. Non riuscivamo a giocare, non come vorremmo noi: di falli ne abbiamo ricevuti ma ci sta che ognuno faccia il proprio gioco; solo che se io fossi l’arbitro non lo consentirei».
Il Sassuolo ha occupato la propria trequarti, vi ha ristretto il campo. «Ma siamo andati in svantaggio in maniera strana e quando davamo la sensazione di avere la partita in pugno. Di opportunità per segnare ce ne erano state, alcune anche evidenti, ma doveva finire in questo modo».
Ha tentato di scomporre il Napoli, poi l’ha ricostruito. «Gli equilibri ci servono e comunque ho visto buone cose in Zielinski. Abbiamo dovuto fronteggiare il problema di Hamsik. Non sono fatalista, ma prendo atto che la fortuna, negli episodi, non ci ha dato una mano. Semmai il contrario. Quanti gol potevamo segnare?».
La Redazione