Il campionato, forse, il Napoli l’ha perso a causa del mercato di gennaio. Verrebbe da dire così, visto che a mettere in difficoltà gli azzurri al Mapei è stato proprio quel Politano tanto atteso nell’ ultima sessione di mercato. Intanto, quel che l’Emilia dà, l’Emilia toglie. Due settimane fa lo 0-0 della Juve a casa della Spal, ieri il Sassuolo che frena i «sarriani»: distacco raddoppiato dalla capolista, oggi a più quattro. Una vittoria nelle ultime quattro giornate, il rallentamento del Napoli è vistoso. Tra le cause, la scarsa brillantezza fisica, inspiegabile per una squadra che ha rinunciato di sua volontà all’Europa. E una certa prevedibilità: la magnifica ossessione del gioco sarrista genera ripetitività; gli avversari, a furia di osservare gli stessi movimenti, imparano a ingarbugliarli. Nella delusione di Reggio si è però fatta largo una variante, l’opzione centravanti vero: Milik si è riappropriato delle sue facoltà fisico-tecniche. Nell’ultima mezz’ora, col polacco, il Napoli ha acquisito peso in area, ottima alternativa ai giochi di prestigio dei tre tenori piccoletti. Milik è stato sfortunato, una sua bellissima rovesciata avrebbe meritato la rete, ma si è spenta sulla traversa.
(GdS)