Marzo è un mese di passaggio, che saluta i rigori dell’inverno e accoglie i colori tenui della primavera. Per la Juventus di Massimiliano Allegri marzo è di solito crocevia della stagione, perché è il momento in cui si decide molto, se non tutto. La frase ripetuta dal tecnico come una litania portafortuna nei mesi scorsi («Bisogna arrivare al top a marzo») non è un modo di dire ma la fotografia della sua gestione. Nel quadriennio bianconero Allegri ha avuto tra dicembre e marzo un rendimento mostruoso, con 160 punti conquistati su 183. Se batterà il Milan nell’ultimo giorno del mese, chiuderà nel modo migliore il suo periodo d’oro. Al contrario degli altri anni, però, stavolta non potrà rilassarsi, anzi la squadra sarà costretta a tenere il piede sull’acceleratore fino alla fine perché per la prima volta ha un’avversaria che le tiene testa, il Napoli, e per vincere lo scudetto bisognerà sfiorare o toccare i 100 punti. Allegri e la sua Juve raggiungono la perfezione tra dicembre e marzo: 61 partite giocate, 160 punti conquistati su 183, con una media di 2,62 a partita e proiezione di fine campionato a quota 99,7.
Fonte: gasport