Le pagelle de “il Mattino” – Prove da dimenticare per Immobile e Parolo
Esordio amaro sulla panchina dell’Italia per il c.t. Gigi Di Biagio, sconfitta nel finale dall’Argentina. Gara dai due volti, primo tempo a favore dell’albiceleste che crea un paio di palle gol con Tagliafico e Higuain, due interventi di Buffon. Ad inizio ripresa gli azzurri hanno l’occasione per sbloccare la sfida con Insigne, ma il ragazzo di Frattamaggiore spreca da ottima posizione. Immobile invece si fa parare la conclusione da Caballero. Nel finale arrivano le reti dell’undici di mister Sanpaoli, Banega e Lenzini.
6 Buffon. Il nonno sta bene (parate decisive su Otamendi, Tagliafico, Higuain, Di Maria, Perotti). Piegato da Banega e Lanzini. Sarà tenuto in vita sino all’amichevole del 4 giugno a Torino contro l’Olanda all’Allianz Stadium, la tana bianconera, per il congedo glorioso dalle scene azzurre.
5,5 Florenzi. In difficoltà sulla fascia dove imperversa Di Maria, ma non molla mai. Esce dopo un’ora.
5 Bonucci. Qualche leggerezza come un azzardato passaggio a Buffon. Non proprio sicuro, come nel Milan.
6 Rugani. Interventi decisivi. Blocca Higuain salvando in corner. Salva sulla linea un pallone intercettato ma non trattenuto da Buffon.
5 De Sciglio. Essenzialmente difensivo sulla fascia dove scende Bustos e si allarga Lanzini. Rare le sovrapposizioni a Insigne.
4,5 Parolo. Gira a vuoto contro il palleggio continuo del centrocampo argentino. Sostituito dopo un’ora da Pellegrini.
6 Jorginho. Puntuale, preciso, gioca a un tocco, recupera in difesa. Dirige a gesti la manovra azzurra. Va anche al tiro (68′), parato. Perde la palla sul gol di Banega. Esce nel finale per far posto a Belotti.
5,5 Verratti. Rallenta la manovra tenendo troppo la palla e rischiando di perderla. Esce al 71′.
5 Chiesa. La novità assoluta. Ma in attacco l’Italia si fa vedere poco. Grande palla a Insigne anticipato da Caballeros. Poi fuori al 61′ per Candreva.
5 Immobile. Fuori partita, unico sprazzo la palla gol servita e sprecata da Insigne. Nella ripresa, finalmente al tiro (si oppone Caballeros). Conclude la gara al 74′.
5,5 Insigne. Sono suoi gli unici lampi offensivi, ma è a mezzo Bustos, costretto a recuperare sulle continue discese di terzino argentino. Clamoroso l’errore, palla fuori, davanti a Caballeros a inizio del secondo tempo. Tiro parato al 68′.
5 Zappacosta. Sostituisce Florenzi (61′) per bloccare Di Maria, ma intanto il giocatore del Psg viene sostituito da Perotti.
5,5 Pellegrini. Dopo un’ora al posto dell’evanescente Parolo. Sfiora il gol su un errore della difesa argentina.
5 Candreva. Di Biagio ricorre all’usato sicuro sostituendo il debuttante Chiesa (61′). Non incide.
5 Cristante. Al posto di Verratti (71′) che non era in perfette condizioni. Può fare poco.
5 Cutrone. Debutta sostituendo Immobile (74′). Non ha il tempo di mettersi in mostra.
sv Belotti. In campo negli ultimi cinque minuti al posto di Jorginho con l’Italia sotto di due gol, partita finita.
5,5 Di Biagio. Tecnico federale, per giunta a tempo, non può procedere a strappi come Salvini in Parlamento, non può fare subito la rivoluzione aprendo ai giovani. Deve barcamenarsi contro l’Argentina e, martedì, contro l’Inghilterra. È assurdo pretendere da Di Biagio una svolta immediata mentre sul suo incarico si agitano le ombre di Ancelotti, Conte, Mancini, Ranieri. Tutto poco serio. Altre dovevano essere le premesse e le condizioni per rifondare la nazionale uscita a pezzi dalle qualificazioni mondiali. Con le sostituzioni nel secondo tempo non apporta alcun vantaggio mentre la squadra, stremata e ritoccata, si arrende all’Argentina beccando due gol.
La Redazione