De Laurentiis e Sarri vogliono proseguire con il ciclo iniziato nel 2015, magari aprendone uno nuovo che possa portare il Napoli ad essere anche più ambizioso in Champions League. Perché di questo si è parlato: come essere competitivi in Italia e poter sognare anche in Europa. Va bene la rosa giovane, ma Sarri vuole elementi nuovi già pronti e con ampio respiro internazionale. E De Laurentiis pretende molto di più in Champions, non solo una dignitosa partecipazione alla fase a gironi che è già assicurata per la prossima stagione.
Insomma, tra i due, solo parole rassicuranti. Anche perché il presidente è entusiasta del cammino in campionato del suo Napoli e della corsa verso lo scudetto. Il nuovo ciclo passa anche per la conferma del ds Giuntoli, il cui contratto scade nel giugno del 2019. Ma passa anche sul nuovo accordo economico: Sarri e il suo agente Alessandro Pellegrini, vogliono un ingaggio da top, 3-4 milioni. De Laurentiis può anche decidere di non accontentarli: d’altronde, a meno che non arrivi qualcuno disposto a pagare la clausola da 8 milioni entro il 31 maggio, ha tra le sue mani un accordo valido fino al 2020. Ma De Laurentiis non vuole un Sarri scontento. Anche perché è difficile poter costringere un allenatore a restare controvoglia. De Laurentiis è da ieri di nuovo a Roma ed è stata una giornata all’insegna del Napoli, con contatti continui anche con il ds Giuntoli. Il piano Napoli non ammette deroghe, non ci saranno passi più lunghi della gamba a livello economico, ma allo stesso tempo verrà garantita la crescita generale della rosa. E De Laurentiis è convinto sul serio che dopo Sarri ci sarà… Sarri. Forse più dello stesso Sarri. Tant’è che non ha mai avviato un vero e proprio casting per il suo successore. D’altronde, l’erede di Rafa Benitez venne scelto dopo un Empoli-Napoli in cui l’Empoli diede una lezione di gioco agli azzurri. E quest’anno, non c’è traccia di tecnici avversari che abbiano messo in ginocchio la macchina perfetta di Sarri.
Fonte: Il mattino