Miralem Pjanic, centrocampista della Juventus, ha rilasciato un’ intervista alle pagine de Il Messaggero. Riferimenti al campionato, al suo passato romanista, alla lotta scudetto, alle due filosofie che sembrano dividere oggi il calcio italiano:
Scudetto in tasca? “Non esageriamo, è ancora lunga. Siamo messi bene, ma aspettiamo. Io penso che si decida molto nello scontro diretto. Qui alla Juve, la vittoria si respira dalle mura. Andrea Agnelli me ne ha parlato il primo giorno che ho messo piede a Vinovo. Giri e vedi i trofei, le bacheche: i successi sono nel DNA di questo club. Si respira la storia.
L’addio alla Roma? “Dopo cinque anni bellissimi a Roma, ho solo deciso di fare altre esperienze. La Juve mi ha seguito, mi ha voluto. Io avvertivo l’esigenza di confrontarmi con un’altra esperienza, del resto la carriera di un calciatore è breve. Detto questo, vincere non è mai facile e non lo è nemmeno qui. Ci vuole abnegazione, lavoro. Le vittorie si ottengono sudando, meritandole, al di là di ciò che, troppo superficialmente, si pensi in giro.
Lo scontro con il Napoli? “Io penso che il Napoli giochi il miglior calcio d’Italia, magari la Juve è più pericolosa, più intelligente nel modo di difendere e di interpretare una partita. E poi cosa vuoi dire a un allenatore che vince? Che gioca male, forse? Io penso che conti il risultato, si gioca per quello. Io sto con Allegri”