Una domenica con il…ritorno del Var

Nelle ultime settimane sembrava davvero che gli arbitri non si fidassero più dell’ occhio lungo e tecnologico del Var. Nell’ ultima di serie A, invece…  

TAGLIAVENTO, SAMPDORIA-INTER 0-5 Troppi errori e sbavature in una gara chiusa dopo appena mezz’ora. Manca subito un giallo a Murru (su Cancelo). Ok il gol di Perisic: lo tiene in gioco Ferrari. Molti, molti dubbi sul rigore dato (senza neanche l’umiltà di rivederlo, cosa non nuova per l’ex internazionale) all’Inter: il fatto che il contatto con la gamba di Barreto arrivi con il fianco di Rafinha e non con le gambe dovrebbe suggerire che il nerazzurro è già in caduta. Male dal punto di vista disciplinare: l’intervento di Caprari su Rafinha è duro e pericoloso, meritava il rosso. Così come rischia il rosso (arancione acceso) Silvestre, quando sbraccia (gomitata?) su Icardi.
MANGANIELLO BENEVENTO-CAGLIARI 1-2 Ci pensa il VAR (ma l’assistente Valeriani?) ad assegnare al Cagliari un giusto rigore: sul cross di Barella, Sandro “para” in tuffo. Manca il secondo giallo (discutibile il primo) per Castan su Cataldi.
BANTI CROTONE-ROMA 0-2 A Banti (e all’assistente Di Vuolo) sfugge un clamoroso placcaggio di Juan Jesus, che aggancia il piede di Simy, non in chiara occasione da gol (pallone lontano e verso la linea laterale).
MARIANI MILAN-CHIEVO 3-2 Non bene Mariani. Cross di Rodriguez, Castro colpisce col braccio destro, in “chiusura”: no rigore. In posizione ok Depaoli sul gol di Inglese. Non c’era l’ammonizione di Kessie: il contatto con Radovanovic c’è, perché simulazione? Jaroszynski tiene in gioco Cutrone, errata la segnalazione di Passeri. Rischia Stepinski, ma la gamba alta su Biglia è anche “colpa” del pallone che gli rimane sotto. Non c’era il rigore per il Milan: il cross di Çalhanoglu colpisce prima il busto di Tomovic e poi il braccio, senza il tocco sul busto nessuno avrebbe potuto sapere dove sarebbe finito il pallone, per questo è involontario.

GAVILLUCCI TORINO-FIORENTINA1-2 Male Gavillucci (se salgono tre CAN B, è uno di quelli che rischia), su tre rigori sbaglia sempre: a) nel concedere il penalty su Simeone (simula, Moretti non lo tocca), poi revocato dal VAR (ma il giallo?); b) non concedendo quello per un netto mani di De Silvestri (tutto nasce da una sua posizione sbagliata a centrocampo); c) è il VAR che gli fa vedere il braccio di Ansaldi sul cross di Biraghi, da rigore.
DI BELLO VERONA-ATALANTA0-5 Millimetrico l’off side di Gomez, appena oltre Romulo, ok il VAR anche per la clamorosa trattenuta di Fares su Petagna, da rigore.

 

NAPOLI/GENOA

Bravo, concreto, attento, senza atteggiamenti da protagonista: una buona domenica per l’arbitro Fabrizio Pasqua di Tivoli, ben assistito dagli “angeli custodi” Giallatini e Dobosz. Appena un dubbio per un braccio galeotto in area del Genoa su Allan.
SI, ANZI NO

Partiamo, allora, dall’unica azione degna di essere analizzata alla moviola. Rischia, infatti, moltissimo Zukanovic quando con il braccio sinistro cinge Allan che stava tirando a botta sicura, sparando alto sulla traversa. Vero, l’azzurro ha già tirato quando gli effetti di quel braccio si fanno sentire, ma è anche vero che Zukanovic ha rischiato moltissimo.

PERFETTI

Dicevamo degli assistenti: è in off side Insigne servito da Mertens, pizzicato da Giallatini; è in gioco Insigne dell’azione che porta al calcio d’angolo dal quale nasce la rete decisiva di Allan, visto da Dobosz.

DISCIPLINARE Preciso e coerente con il suo metro di giudizio Pasqua anche dal punto di vista disciplinare: corretti i gialli per Laxalt (fermato Callejon in ripartenza), Zielinski (trattenuta su Biraschi), Rosi (atterrato Insigne che gli era andato via).

Fonte: CdS

 

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