ESCLUSIVA – D. Di Bari: “Il gruppo ha fatto la differenza nel successo della Real Balduina. La mia scelta? Lo devo a due amiche”
Il calcio femminile sta crescendo e la riprova è il campionato dove Juventus e Brescia se la stanno giocando per lo scudetto. Anche il fusal, ovvero il calcio a 5 è una disciplina in fase di crescita e il Real Balduina è la logica conseguenza. Ilnapolionline.com ha intervistato il difensore centrale Daniela Di Bari sul successo della squadra contro il Bisceglie e sul movimento femminile.
Sei passata dal calcio a 11 al futsal, ovvero il calcio a 5, hai notato delle differenze praticando queste due discipline? “Assolutamente sì, ci sono delle sostanziali differenze tra il calcio a 11 e il futsal. Mi sono adattata, sto imparando. Perché l’unica cosa che hanno in comune è che si gioca con i piedi (ride n.d.r.). E questo mi piace, visto che con le mani ci lavoro (ride n.d.r.)”.
Il Real Balduina ha battuto in finale il Bisceglie per 5-4. Qual è stato il segreto del vostro successo? “Il gruppo vince sempre. E noi ne siamo la prova visto che abbiamo patito anche qualche assenza. Me compresa. E poi questa squadra ha coraggio e determinazione, oltre a unire l’esperienza di Lucarelli, Gioia e Picchio,il capitano, all’esplosione delle più piccole come Carolina, Teresa, Giulia e Anna. Senza dimenticare Kasia, Jlenia, Martina, Gilda e Nicole. Ognuno di noi ha dato tutto ciò di cui era in possesso. Il sacrificio e la fatica sono state ampiamente ripagate”.
Conosciamo tutti Gioia Masia, come grande calciatrice e ragazza di grande carisma. Quanto è stato importante per te per la scelta di giocare nel calcio a 5? “Se sono qui lo devo a Gioia. Negli ultimi anni di calcio a 11 aver condiviso scelte, successi e traguardi è stato fondamentale. Siamo la coppia più bella del mondo. Dispiace che per infortunio non abbiamo giocato la finale, però abbiamo tifato per le nostre compagne che ci hanno regalato questo importante trofeo”.
Anche se al momento giochi nel calcio a 5, vorrei un tuo parere sul movimento femminile. Se stai notando una crescita in generale? “Il movimento sta crescendo. E quello di cui oggi c’è maggior bisogno per dare una spinta è la visibilità. Quando arriveranno le televisioni vuol dire che saremo arrivate. Il cammino che abbiamo avviato noi vecchie sta portando ora risultati di cui noi non godremo ma ne siamo orgogliose. Sia l’11 sia il 5 conosceranno tempi d’oro e noi faremo il tifo”.
Analizzando il campionato di serie A, un parere su chi possa vincere il campionato e sul resto delle altre compagini? “La serie A migliora ma ancora deve farne di strada. Troppo divario tra la testa e i piedi. In realtà anche quelle di mezza classifica sono più vicine ai piedi che alla testa. Ora si pensa che sia stato l’arrivo della Juventus che ha cambiato le cose ma non è così. È in testa senza sconfitte ma il Brescia non molla. E prima della Juve c’è stato appunto il Brescia, il Verona, la Torres, sempre così. Ecco, penso che il salto di qualità tecnico la serie A lo farà quando ci sarà più equilibrio e il campionato non sarà a due. D’altra parte però anche nella maschile va cosi… guarda il gap che c’è tra Juve e Benevento. Insomma, aspettiamo ancora qualche anno e chi ci metterà i soldi per fare davvero un grande campionato di serie A, competitivo con l’Europa”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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