E’ arrivato l’ok. Diritti tv assegnati a Mediapro

L’Antitrust ha dato l’ok all’assegnazione dei diritti tv della Serie A 2018-21 da parte della Lega al gruppo spagnolo Mediapro. Che dovrà agire come intermediario indipendente. E rivendere i diritti stessi agli operatori «senza modificare i pacchetti e con modalità eque, trasparenti e non discriminatorie». A questo punto manca solo un tassello perché sia pienamente operativa l’offerta da 1050 milioni di euro annui. Per le dirette a pagamento delle 380 partite del campionato. Come da contratto, Mediapro dovrà versare alla Lega 50 milioni cash entro una settimana. E un miliardo sotto forma di fideiussione entro 21 giorni.

L’autorità che regola la concorrenza ha ribadito ciò che già il bando vietava espressamente. Niente creazione del canale tematico, niente «assunzione di responsabilità editoriale nel territorio italiano per tutta la durata della licenza».

Mediapro dovrà sub-licenziare i diritti e, al massimo, potrà confezionare singoli prodotti audiovisivi. Ma garantendo «la più ampia iniziativa imprenditoriale ed editoriale» agli operatori. Ed evitando «un controllo effettivo sia sulla selezione dei programmi, sia sulla loro organizzazione in un palinsesto cronologico o in un catalogo».

Cosa significa? Ammesso che acquisisca anche i diritti di produzione delle partite, che non sono centralizzati bensì di proprietà dei singoli club, Mediapro ha la facoltà di confezionare le partite. Con pre-post e telecronaca, offrendo il prodotto chiavi in mano alle piattaforme interessate. Ma se la Sky di turno volesse metterci il proprio commento e le proprie integrazioni sarà libera di farlo.

Tutto questo basterà al colosso di Barcellona. Che non ha mai fatto mistero di voler realizzare il canale del calcio italiano (Serie A e Serie B) aggredendo i proventi degli abbonamenti e della pubblicità? I confini del bando, ora suggellati dall’Antitrust, sono delineati. Per il triennio 2018-21 il canale non si potrà fare, a meno di uscire dal contratto e ripassare la palla alla Lega, che tornerebbe titolare dei diritti. Mediapro, d’altronde, sapeva benissimo il percorso che l’attendeva e ha già avviato i contatti con gli operatori in veste di intermediario: incontri ci sono stati con Mediaset, Perform e alcune «telco», non ancora con Sky. Ma i catalani non possono fare a meno di trattare con l’emittente di Murdoch, e viceversa. Così sarà.

La Gazzetta dello Sport

Comments (0)
Add Comment