Venerdì 26 gennaio: Amin Younes, è proprio lui, senza ombra di dubbio, entra a Villa Stuart, con Nicola Lombardo, il papà e Nicola Innocentin, suo manager. Si sottopone alle visite mediche. La sera alloggia a Castel Volturno, hotel adiacente al centro sportivo del Napoli ed ha appena firmato il contratto quinquennale in società con De Laurentiis. E’ sempre Younes che sabato 27 gennaio, all’alba, va a Pineta Grande per concludere gli accertamenti, va al campo, conosce i compagni, chiede numeri di telefono, dà un’occhiata all’allenamento, va a mangiare una pizza. Domenica 28, sempre Younes, è allo stadio, guarda Napoli-Bologna, rientra a Castel Volturno, va a cena, saluta il procuratore intorno a mezzanotte; e al risveglio, Innocentin, trova un whatsapp inquietante, risale all’una e mezza di lunedì 29: «Ci ho ripensato». La fuga è già nata e al telefono Younes dichiara che ha un problema familiare, «il nonno sta male», e è la tesi che viene confermata a De Laurentiis.
Fonte CdS