Teocoli ricorda Necco: “Grazie a lui è nato “Caccamo””

La scomparsa di Luigi Necco, storico giornalista napoletano, ha lasciato un grande vuoto. Specie in tutti quelli che lo hanno conosciuto e apprezzato.

Anche Teo Teocoli, comico italiano e ideatore di tanti personaggi, ha ricordato Luigi Necco. Ne ha parlato a La Gazzetta dello Sport.

Teo Teocoli, quanto è stato importante Necco per lei e il suo Felice Caccamo?

«Moltissimo. Guardandolo ho avuto la folgorazione che mi ha portato a creare Caccamo, uno dei personaggi che più amo e che ha aiutato me e i ragazzi di “Mai Dire Gol” a cambiare la tv, parlando di calcio con ironia e sarcasmo».

L’approccio che aveva Necco vi ha aiutati?

«In una tv impettita lui ha saputo osare. È stato il primo a innovare il linguaggio sportivo, con il suo fare bonario raccontava il Napoli in modo ironico, andando oltre gli schemi dell’epoca, come quando sgridava i ragazzini che lo circondavano nei suoi collegamenti. Era un amante della satira, ma anche un uomo capace di combattere il malaffare di Napoli. Per me era un eroe».

Oggi manca quella spensieratezza?

«Bisognerebbe prendersi meno sul serio, come faceva lui. Quando guardo le partite su Sky sono tutti seri, tutti “pinguinati”, bravissimi eh, ma alla fine non esce niente. Il problema è che oggi ci sono troppi interessi in ballo, e il calcio è una malattia. Mancano uomini come Necco. Forse si può trovare qualcosa di quell’atmosfera nei bar di periferia. E allora viva le periferie!».

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