La commozione, la tristezza infinita durante il minuto di raccoglimento per Astori con le immagini del difensore viola che scorrevano sul maxi schermo. I giocatori abbracciati a centrocampo prima del via, il silenzio di tutto lo stadio e poi il lungo applauso di tutto il Meazza. È bastato, però, il fischio dell’arbitro Orsato per dare il là al gioco che sono subito ricominciate le becere abitudini delle curve: cori contro i napoletani da quella interista e da quella azzurra contro la tifoseria di casa. È bastato un attimo, solo un attimo, alle due tifoserie per fare passare in secondo piano la tragica scomparsa del capitano della Fiorentina e subito si sono sentiti i soliti deprecabili insulti da stadio, totalmente fuori luogo visto il momento di profondo dolore.
Il repertorio d’inciviltà la curva nerazzurra aveva comincia a sfoderarlo mezz’ora prima dell’inizio della partita. «O Vesuvio lavali con il fuoco», si è alzato forte il coro degli ultrà dell’Inter. Giusto qualche minuto prima dell’ingresso in campo per il riscaldamento prepartita degli azzurri, accolti da una marea di fischi dagli interisti ma anche con il caldo applauso dei tantissimi tifosi azzurri al seguito della squadra di Sarri. Poi la curva nerazurra ha cominciato a fa sentire forti i cori contro i tifosi azzurri durante la partita, soprattutto nel primo tempo. Si sente l’incitamento dei napoletani: sono ottomila e anche di più al Meazza, un numero impressionante. Una vera e propria invasione di tifosi: gremito il settore ospiti nello spicchio più alto della gradinata, quello che contiene 5600 spettatori. Tanti altri cuori azzurri presenti in tribuna e negli altri settori dello stadio di San Siro. La pioggia non ha frenato l’esodo, una di quelle trasferte irrinunciabili per far sentire la vicinanza al Napoli dopo il pesante ko della scorsa settimana al San Paolo contro la Roma.
Fonte: Il Mattino