Il Napoli è atteso a San Siro in schieramento quasi tipo. Proprio la Roma ha scoperto il punto di fragilità dei sarriani, dietro a sinistra. L’infortunio grave di Ghoulam ha abbassato il livello, Mario Rui il sostituto non è all’altezza del titolare, per propulsione offensiva e attitudine difensiva.
Rui dovrebbe trovarsi davanti Candreva, ala smarrita dell’Inter, usiamo il condizionale perché da Spalletti ci aspettiamo un colpo di coda, qualcosa di inatteso, un rimescolamento tra fasce e trequarti: 4-2-3-1 solito o 4-3-3 a specchio? Rafinha, in settimana annunciato titolare tra le linee, siederà forse in panchina: il brasiliano attraversa una fase in cui rende di più se entra a gara in corso, i postumi del grave infortunio non lo rendono competitivo dall’inizio. Al suo posto Brozovic, scelta sensata, se non fosse per la tensione tra il croato e la gente interista. A centrocampo l’Inter è un rebus e non è un bene perché proprio lì, sulla capacità di smontare i triangoli del Napoli, la resistenza sarà tale o regredirà a desistenza. Vecino, Gagliardini o Borja Valero: comunque la si rigiri, centrocampisti compassati. Vecino può strappare sul lungo, non sul breve. Gagliardini possiede fisicità, manca di rapidità. Borja Valero deve remare contro affaticamenti e anagrafe. All’andata tutti e tre erano titolari, ma rispetto a cinque mesi fa l’Inter ha perso conoscenze di squadra.
Fonte: Gazzetta