Lothar Matthaus, ex calciatore dell’Inter, ha parlato a La Gazzetta dello Sport. Centrocampista tedesco, con l’Inter fu il protagonista quel 28 maggio dell’ ’89 del gol che valse lo scudetto ai nerazzurri. Lothar ne parla con molto entusiasmo di quel giorno, e poi si sofferma sullo scudetto e sulla gara di domani.
Matthäus, Inter-Napoli è il suo match.
«Non dimenticherò mai quel gol scudetto. Allo stadio c’era un’atmosfera incredibile, soprattutto nel secondo tempo. Gol di Careca, Berti pareggia e poi… Abbiamo vinto lo scudetto non contro Ascoli o Perugia, con tutto il rispetto, ma contro il Napoli di Maradona che tra l’altro non era amatissimo soprattutto nel nord Italia».
Ci racconti quel gol.
«Punizione centrale, Brehme aveva fatto un po’ di casino e qualcuno del Napoli non aveva rispettato la distanza. Per fortuna l’arbitro ha fatto ripetere e ho detto a Andy di non scherzare e di farsi da parte. Ho visto che tra il secondo e il terzo uomo in barriera c’era un buco e ho rischiato, mirando proprio sul muro. Impossibile dimenticare l’esplosione di San Siro!».
Chi vince lo scudetto?
«La Juve ha l’abitudine alla vittoria che manca al Napoli. Si è visto pure col Tottenham. Invece la squadra di Sarri, pur bellissima da vedere, fatica a stare sul pezzo quando è vietato sbagliare».
E adesso è vietato sbagliare…
«Sì, perché se perde con l’Inter mercoledì va a -5 dalla Juve. Altrimenti si deciderà tutto nello scontro diretto».
Come finisce Inter-Napoli?
«Faccio un grande tifo, ma credo che loro siano più forti. Un 1-1 per l’Inter potrebbe essere comunque buono per tornare a credere in se stessi».
Quale sarà la chiave del match?
«Limitare Hamsik, Insigne e Mertens: tre fenomeni. E poi non avere paura, far capire loro che li vogliamo attaccare».