ESCLUSIVA – S. Fuselli (att. Valpolicella): “Il progetto è l’aspetto che mi ha convinto del club. Crescita da parte dell’Italia di Bertolini”
Il campionato di serie A femminile è fermo per via degli impegni alla “Cyprus Cup” dell’Italia di Bertolino, ma sabato si torna a parlare di campionato e della lotta al vertice. Tra le squadre c’è da segnalare la Filmauto Valpolicella dove milita l’attaccante Silvia Fuselli. Ilnapolionline.com l’ha intervistata sul momento della squadra e della sua carriera.
Questa mattina si sono svolti i funerali di Davide Astori, difensore della Fiorentina deceduto domenica scorsa. Un pensiero per ricordarlo? “Personalmente non conoscevo Astori, ma quando ho saputo la notizia del suo decesso, sono rimasta sconvolta e molto addolorata. Il calcio femminile si stringe attorno a sua moglie e alla piccola Vittoria, hanno entrambe subito una grossa perdita. Io sono davvero addolorata e in questi casi non c’è molto altro da aggiungere“.
Nel tuo ruolo di attaccante a quale giocatore o calciatrice di ispiri in maniera particolare? “In ambito maschile non ce ne uno in particolare per il quale mi sono sempre ispirata. Posso dirti che ammiro per la sua classe e la tecnica Zlatan Ibrahimovic. In campo femminile ho giocato con tante calciatrici forti e di sicuro valore, dove da loro ho appreso davvero tanto. Dovessi farti un nome ti potrei dire Patrizia Panico”.
Della tua carriera da calciatrice c’è qualcosa che avresti voluto fare e non hai fatto, in poche parole dei rimpianti? “Io credo di aver dato sempre tutto nella mia carriera di calciatrice. Mi sono allenata con grande costanza e dato il massimo sul terreno di gioco. E’ chiaro che nella vita si può fare di più, ma mi auguro che nei prossimi anni di regalare al club di appartenenza tutta me stessa, come sto facendo con il Valpolicella”.
Parliamo della Filmauto Valpolicella, cosa ti ha spinto ad accettare la squadra clivense? “Mi ha convinto il progetto che il presidente Flora Bonafini e il d.s. Antonella Formisano mi hanno proposto quest’estate. Siamo una squadra che sta dimostrando di potersela giocare con le migliori del campionato. In una stagione ci sono gli alti e i bassi di una squadra, però è chiaro che ci stiamo togliendo tutte le soddisfazioni possibili e immaginabili. Forse in alcune gare è mancata l’esperienza come contro l’Atalanta Mozzanica e il Tavagnacco dove abbiamo creato ma alla fine abbiamo perso. Mi auguro che da qui alla fine possiamo restare in questa posizione della classifica”.
L’Italia di Bertolini è arrivata seconda alla “Cyprus Cup”. Cosa ne pensi della squadra azzurra e del lavoro del nuovo mister? “Devo dire la verità, era la prima volta che a questo torneo le ragazze avevano raggiunto la finale e questo è un passo in avanti verso la crescita del movimento. Il mister ha sicuramente dato qualcosa sul piano del gioco e una mentalità propositiva che in passato forse è mancata. Anche il recente pareggio con la Francia si è visto tutto questo, perciò la strada è quella giusta”.
Avete affrontato Brescia e Juventus in campionato. Cosa ti ha colpito delle due compagini che stanno lottando per lo scudetto? “Del Brescia mi piace la sua solidità, sta tenendo testa alla Juventus e credo che sarà così da qui a fine campionato. Per quanto concerne la compagine bianconera oltre la fase difensiva, ha un organico davvero forte. Ma quello che mi ha colpito è senza ombra di dubbio l’organizzazione che ho visto durante la sfida di Vinovo. Lì c’è un altro tipo di mentalità di voler far bene e di crescere di anno in anno. Sono certo che sapranno fare da traino alle altre società per la crescita del movimento”.
Fonte: Foto BPE
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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