Napoli ci crede? Iniziamo dallo scrittore Maurizio De Giovanni:
«Vada come vada, io so per certo che morirò senz’altro a maggio, per la gioia o per il dolore, ma penso che razionalmente in questo momento sia giusto crederci. Se questo è l’anno giusto, allora vinceremo a Torino; se invece sarà di nuovo un anno sbagliato, allora vuol dire che perderemo o pareggeremo in quello che può diventare lo spareggio. Sarà importante arrivare a quella sfida a meno due e poi, in un’ora e mezza, essere anche più forti del destino, che sabato scorso ha scelto di accanirsi contro il Napoli. Va anche detto – aggiunge Maurizio De Giovanni, scrittore, il papà del commissario Ricciardi e autore di gialli tradotti in varie lingue che hanno venduto milioni di copie nel mondo – che però il calcio ha anche un senso: se in panchina ci sono calciatori da quattro milioni e mezzo netti di ingaggio, è chiaro che poi quando entrano in campo, questi fenomeni siano in grado di realizzare un gol capolavoro e decisivo al novantatreesimo minuto».