Enrico Fedele esprime il suo pensiero su Napoli-Roma. “Ci credono i tifosi, ci devono credere i giocatori e Sarri. Gli applausi finali sono stati abbastanza eloquenti, ma da oggi occorre ricercare meno il bello ed essere più pragmatici.
Sin da domenica al Meazza contro l’Inter. Vincere a Milano significa dare una svolta decisiva alla lotta per lo scudetto perché il Napoli è più forte della Juve. Anzi sottolineo che è molto più forte della Juve, che ieri ha dimostrato i suoi limiti di gioco ma di poter contare fino ad oggi sulla dea bendata.
E veniamo alla disfatta azzurra con la Roma che ne ha rifilati quattro di palloni a Reina grazie ad una maggiore fisicità in tutti i reparti. L’unico piccolletto era Florenzi che ha sofferto per tutta la partita il nostro Insigne, il migliore in campo in assoluto.
La verità è che il calcio all’italiana ha avuto la meglio sul gioco aggressivo del Napoli. E quando si poteva pensare di puntare solo al pareggio, la squadra e Sarri hanno dimostrato di non saper leggere la partita. Esponendosi al contropiede dei giallorossi per la smania di annullare lo svantaggio.
Nel calcio a volte bisogna capire che è necessaria la saggezza tattica. E ieri sera il Napoli ha perso il controllo della gara pur dimostrando fino allo scadere. Quando Mertens ha prima sfiorato e poi realizzato il secondo gol, di avere una ottima preparazione atletica.
Ecco perché non bisogna assolutamente mollare e andare domenica a Milano a dimostrare che chi merita lo scudetto quest’anno è solo questo Napoli.
Occorre reagire come si è fatto in occasione dell’eliminazione dalla Europa League. Quando gli azzurri sono andati a vincere sul campo del Lipsia dimostrando di essere una squadra viva e reattiva.
È una risposta che è stata chiesta ieri sera ai giocatori a fine gara con un caloroso applauso. Nonostante la clamorosa sconfitta contro una Roma che veniva data in… crisi”.
Fonte: Il Roma