Una brutta caduta. Di quelle che non ti aspetti perché il Napoli la partita la gioca e quindi la domina. Succede di tutto tra errori difensivi, pali. La Roma entra poche volte in area come ricorderà Sarri a fine gara. Un Sarri sbigottito, incredulo un po come tutta quella Napoli che ieri piomba in un incubo senza sapere esattamente come e quando questo iniziato. La partita con la Roma genera una serie di perché che andranno valutati e misurati con calma anche se l’esito non cambia. Il Napoli si presenta dietro con Albiol e Koulibaly , Hisaj e Rui. Nel primo goal grossa dose di fortuna di Under, nel secondo mezzo errore a testa tra Albiol ed Hisaj che lasciano Dzeko da solo. Il terzo ed il quarto arrivano come conseguenza di un Napoli che si fionda nella metà campo della Roma e regala spazi. Reina incolpevole a nostro avviso in tutte e quattro le situazioni sfortunate. La difesa azzurra subisce per errori personali attribuibili ai singoli solo in occasioni dei primi due goal, il terzo ed il quarto manca di protezione perché la partita assume una direzione imprevista. E’ un Napoli vittima di una serata che non ti aspetti perché i numeri raccontano ancora di un dominio netto. In serate cosi cioè quando subisci quattro goal all’interno di una partita senza senso, ci sta di perdere ma non di mollare. La difesa ritorni la solita cioè quella che ci ha consentito di toccare la vetta del campionato.
A cura di Alessandro Tullio